BASTIA UMBRA Si parte dal punteggio di 501 per arrivare a 0. Questo è l’obiettivo del gioco delle freccette,che sia Steel o Soft non importa, lo scopo è scalare il punteggio con meno tiri possibili. L’Umbria è ben rappresentata sia nel settore maschile che femminile, nei vari campionati regionali si è distinta Elisa Brunetti anche per le sue partecipazioni a competizioni internazionali. Classe ‘81, nata ad Assisi, Elisa Brunetti vive a Bastia Umbra ed è portacolori della Dardi di Foligno per la specialità Soft e della Domus Dardi per lo Steel, associazioni tesserate con la Federazione Figf. Quando ha conosciuto il gioco dei darts? Era una sera del 2004 quando in un pub stavano organizzando una squadra per giocare ai darts, gioco che allora era totalmente nuovo, almeno per me. Ho partecipato e mi sono qualificata tra i primi 4 e da lì è iniziata la mia avventura con le freccette Soft e Steel, a livello regionale prima e internazionale poi.
Quali sono le sue vittorie più belle? Importanti sono state le prime vittorie in entrambe le specialità a livello regionale, perché così poi mi sono potuta far conoscere anche in tutta Italia. In particolare, nel 2007, sono stata al primo posto in classifica nazionale in Steel per vario tempo e, nel settembre 2009,ho partecipato anche alla Coppa del Mondo nella città di Charlotte nel North Carolina (Usa) qualificandomi al 9° posto. Questo risultato è storico perché da 20 anni nessuna donna italiana era riuscita a qualificarsi tra le prime 10. Sempre nello stesso anno ho ottenuto due vittorie alla Coppa del Mediterraneo in Steel che si è svolta a Bologna: ho conquistato un 2° posto al singolo femminile ed un 3° al doppio femminile, mentre nel 2010-2011 ho vinto il campionato italiano di doppio femminile in Steel insieme alla perugina Gloria Spaccini e al singolo sono arrivata 3°.Orasono in attività e proprio la settimana scorsa con la squadra ho vinto una partita di campionato regionale.
E’ stato emozionante gareggiare negli Usa? Quando mi hanno chiamato in pedana ero ancora incredula della mia partecipazione oltre oceano vestendo la maglia azzurra,ma appena ho iniziato la partita sono riuscita a concentrarmi.
Non credevo di poter battere avversarie forti e reggere circa 2 ore gioco con un pubblico in delirio per i loro beniamini americani, ma posso assicurarvi che ci sono riuscita.
Il gioco dei darts è uno sport psicologico? Sì, perché si è sottoposti a quel tipo di stress che nella vita quotidiana non sempre si prova.
Bisogna essere mentalmente freddi e abituati ad isolarsi nel momento del gioco:quando scendo in pedana, intorno a me è come se si creasse il vuoto Per esser un campione di freccette quali sono le caratteristiche necessarie? Freddezza, rispetto dell’avversario, umiltà e perché no, vogliadi vincere.Avolte capita un avversario poco rispettoso del fair play, perché crea in maniera subdola ogni tipo di fastidio al proprio avversario proprio per innervosirlo.
Qual è il suo campione preferito? Phil Taylor e Tony O’Shea. Il primo è il più forte campione al Mondo mentre il secondo l’ho conosciuto durante la Coppa del Mondo 2009 (che tra l’altro ha vinto) e quindi ho un’ammirazione particolare.
Maria Moroni