Bastia

La scuola non è un parcheggio per i ragazzi

Non ci servono lezioni di urbanistica da coloro che per quaranta anni hanno gestito la città e oggi ci dicono cosa non va e cosa dovremmo fare. Non hanno titolo per farlo, lo hanno certificato gli elettori nel 2009. Possono indicare ai cittadini le loro soluzioni e proporsi di nuovo alla guida dell’Amministrazione, ci mancherebbe, ma ricordando loro, onestamente, di non aver fatto tutto ciò che oggi indicano necessario e diverso dalle nostre scelte; tutte cose che non hanno fatto quando potevano. E’ ora anche di finirla con il solito ritornello che quest’amministrazione è immobile, perché se così fosse non ci sarebbero scelte da criticare.

Noi faremo parlare i risultati concreti e non le chiacchiere da bar di chi vede la politica dal punto di vista di cieca presa di posizione senza motivazioni credibili .Non ha senso difendere il proprio orticello in una visione forse oggi un po’ miope e non attuale come quella delle scuole di quartiere. Questa scelta fatta da Astengo con il piano regolatore, allora aveva la sua validità anche alla luce delle diverse e copiose disponibilità economiche che oggi non ci sono. Peccato poi che il Piano regolatore di Astengo sia stato nel tempo stravolto a suon di varianti (dalle trenta alle quaranta l’anno) tanto da essere oggi inattuato per la maggior parte dei suoi contenuti strategici; chi ha fatto questo dovrebbe farsi prima un esame di coscienza e non richiamare la validità del Piano Astengo solo quando gli fa gioco. Oggi non è più sostenibile dal punto di vista urbanistico ed economico la frammentazione degli edifici scolastici; la necessità di modernità delle dotazioni, dell’adeguamento sismico al massimo livello di sicurezza (nelle scuole vanno i nostri figli e nipoti) e la scarsità di risorse pubbliche, indicano la sola strada possibile: quella della costruzione di nuovi edifici per accorpare i plessi del territorio che siano moderni, ultrasicuri e dotati di tutto ciò che è necessario per un’alta qualità della didattica al passo coni i tempi.La scuola non è un parcheggio per i ragazzi, ma è il luogo principale dopo la famiglia, della formazione della persona e deve essere il luogo che offre la possibilità di fornire ai futuri cittadini un bagaglio complessivo per affrontare le esigenze di un mondo in cui la preparazione, anche in vista degli sbocchi occupazionali, non può che essere della qualità migliore possibile. L’esatto contrario di una certa demagogia propria di certe forze politiche che hanno fortemente limitato l’azione formatrice distruggendo i concetti di merito e qualità; ecco perché il livello dei nostri diplomati e laureati è purtroppo sceso molto in ambito internazionale.Finisco invitando chi ha acquistato i locali al terzo piano del palazzo del Giramondo (sarebbe anche interessante ricordare chi ne era il proprietario e il prezzo di vendita), per collocare “temporaneamente” una sezione di scuola elementare che da trenta anni è rimasta lì ad avere il pudore di tacere sulle scelte di edilizia scolastica.
Filippo Longetti Coordinatore Comunale PDL

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