CHE FARE allora? Attivare un efficiente sistema di videosorveglianza. »E’ vero, si tratta di un problema da risolvere – ha detto Catia degli Esposti, assessore ai lavori pubblici e alla polizia locale – tanto che abbiamo messo a punto un progetto nuovo di telecamere a circuito chiuso che, utilizzando la banda larga disposta dalla Regione Umbria, consente di aumentare le postazioni e avere un servizio di migliore qualità. Il progetto di banda larga a cura della Regione, però, viene avanti con grande lentezza, mentre il problema sicurezza è veramente urgente. Proprio in queste settimane abbiamo deciso di intervenire utilizzando il sistema di videosorveglianza esistente sostituendo le telecamere vecchie e un mix di fibra ottica e un ponte radio. E’ stato messo a punto un bando di gara che partirà a giorni e conto entro l’anno di riattivare 12 telecamere». Previsione ottimistica, mentre il nuovo progetto è stato accantonato? «La previsione è – spiega l’assessore –, e il progetto per altre 40 telecamere è vivo, valido e finanziabile con 150mila euro. Lo attiveremo appena sarà possibile farlo».