Grave l’ingegnere che era in auto con lui
— BASTIA —
DI ORIGINI bastiole, o meglio di Costano, il professor Lunghi ha vissuto nel suo paese d’origine fino al liceo, frequentato ad Assisi, dando prova già allora dei suoi straordinari talenti. Poi, dagli anni Novanta si è allontanato dall’Umbria, ed ha iniziato la sua carriera accademica come dottore di Ricerca nel Politecnico di Bari, con numerose esperienze all’estero, per tornare in Umbria in qualità di docente nella facoltà di Ingegneria dell’Ateneo perugino. Era direttore del Miga, il master internazionale in innovazione e gestione d’azienda. Un personaggio protagonista nel mondo accademico e con forti legami anche a Bastia, dove spesso ritornava per incontrare i familiari e gli amici dei tempi del liceo, ma anche le nuove conoscenze per gli intensi rapporti di collaborazione con numerose aziende locali, alle quali forniva le proprie competenze.
INTANTO resta in prognosi riservata nel reparto Rianimazione del «Santa Maria» — ma ha ripreso conoscenza — l’assistente universitaria rumena (ieri è arrivata a Terni dalla Romania la mamma) che viaggiava nella Lancia Y in cui, venerdì sul raccordo Terni-Orte, ha perso la vita il professor Piero Lunghi. Ingegnere, con specializzazione areonautica, anche Nicola Branciforti, di 34 anni, conducente della Alfa 156 su cui viaggiavano gli anziani genitori, deceduti nell’impatto tra i due mezzi. L’ingenger Branciforti, che risiede a Pisa, collabora con diverse aziende di Terni.
M.S.
Ste.Cin.
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