Bastia

LETTERA DEL SINDACO STEFANO ANSIDERI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Gentile Presidente, caro Matteo,
non Ti sembri irriguardoso il modo nel quale mi rivolgo a Te, ma faccio perno sulla condivisione della carica di Sindaco, da Te precedentemente ricoperta nella bellissima Città di Firenze.Sono innanzitutto un Professionista (Consulente del Lavoro) prestato alla Politica e recentemente riconfermato per un secondo mandato di Sindaco.Il Governo da Te presieduto, con provvedimento di giugno 2014, ha richiesto al mio Comune di Bastia Umbra (PG) una regolazione contabile relativa al Fondo di Solidarietà Comunale 2013, ad esercizio abbondantemente concluso e consuntivato. E’ già un problema programmare le attività comunali, data la scarsità di trasferimenti che vengono continuamente ridotti dallo Stato, ma se questi vengono tagliati a metà anno il compito diventa quasi impossibile.Il ricalcolo delle spettanze 2013 è riconducibile, secondo il Ministero dell’Interno, ai minori incassi dello Stato, rispetto al preventivato, dell’IMU relativa agli immobili di categoria D.L’effetto per il bilancio 2014 è doppio, in quanto oltre a dover prevederne la restituzione, l’Ente ne subisce gli effetti negativi di pari importo anche in sede di ripartizione del FSC 2014 Quanto non incassato dallo Stato non sarà certamente incassato dal Comune in futuro; i minori incassi sono dovuti sia ad una riduzione della base imponibile che a mancati pagamenti da parte di imprese in stato di dissesto .
In sede di ripartizione del Fondo di solidarietà Comunale 2014 si riscontra inoltre una rilevante riduzione dovuta alla differenza di gettito potenziale tra TASI ed IMU abitazione principale ad aliquota base. Non si concorda assolutamente con questa metodologia, tra l’altro avallata da ANCI.
La maggiore entrata teorica TASI è versata dai cittadini di Bastia Umbra e non si comprende la motivazione, in tema di federalismo fiscale, per la quale questa debba essere utilizzata a favore di altri Enti.
Ad aggravare la situazione si è aggiunto il recentissimo scandaloso riparto dei 625 milioni di cui al comma 731 della legge di Stabilità, che ha perseverato nel premiare i Comuni con più elevata imposizione IMU prima abitazione, lasciando a bocca asciutta gli Enti più virtuosi, che pur di non aumentare l’imposizione fiscale hanno scelto la strada della riduzione della spesa corrente.
Il Comune di Bastia Umbra per assicurare il pareggio di bilancio 2014 deve ora reperire quasi 1 milione di euro nel secondo semestre (il 5% delle entrate correnti); l’aumento della pressione fiscale, evitata con grandi sacrifici per cinque anni, diventa una eventualità non remota.
I provvedimenti di taglio dei trasferimenti non tengono conto delle modalità con cui vengono gestiti i comuni, è stata abbandonata la politica della premialità ed anzi, chi si comporta peggio viene agevolato; a titolo di esempio voglio ricordare:
• il caso TASI, che nei comuni che non hanno ancora approvato il bilancio preventivo 2014, si pagherà ad ottobre invece che a giugno come avvenuto a Bastia Umbra, senza alcuna conseguenza in quanto lo Stato ha riconosciuto un’anticipazione di cassa gratuita agli Enti ritardatari. Ne deriva che sono trattati peggio i cittadini di quei Comuni che hanno approvato il bilancio nei tempi corretti per garantire una migliore gestione delle risorse;
• il caso Mini–IMU 2013, che ha visto premiati dallo Stato con un ulteriore contributo i Comuni che hanno aumentato nel 2013 l’aliquota IMU abitazione principale (alcuni anche dopo l’approvazione dell’esenzione!!!)Manifesto inoltre forte critica per il sistema utilizzato per la ripartizione dei tagli spending review. Anzichè utilizzare i dati dei fabbisogni standard desumibili dai questionari SOSE (la cui compilazione peraltro ha comportato un notevole aggravio di lavoro da parte degli Enti ed una significativa spesa per la successiva elaborazione da parte dello Stato) si persevera nell’utilizzare il metodo dei tagli lineari attraverso lo strumento dei dati SIOPE. Con questo sistema sul riparto dei tagli vanno ad incidere anche le spese che nulla hanno a che vedere con il concetto di consumo intermedio (ad esempio l’acquisto dei prodotti farmaceutici delle Farmacie Comunali destinati alla rivendita).
Per i motivi espressi esprimo forte contrarietà anche in merito al comportamento dell’ANCI, che ha avallato tali metodologie ed invito l’Associazione a rivedere la sua posizione, che dovrebbe incentivare e far prevalere comportamenti virtuosi tra gli Enti Locali e diffondere a livello generale la cultura del buon governo.Non è un bel messaggio quello che viene da un Governo che vuole riformare l’Italia.E’ vero che i momenti sono difficili, ma per far quadrare i conti statali non si può passare sopra ad ogni principio di giustizia e di corretta amministrazione.
Termino, caro Matteo, con una considerazione che ritengo condividerai (e’ in parte la filosofia dello “sblocca Italia”) per la quale se il pubblico, e qui faccio riferimento soprattutto alle Amministrazioni Comunali virtuose, non potrà riprendere gli investimenti sul territorio, perché fortemente limitati dal patto di stabilità, difficilmente potrà ripartire l’economia e difficilmente potranno esserci miglioramenti per la situazione occupazionale.
Nel ringraziarTi per l’attenzione che vorrai riservare a questo mio breve scritto, Ti auguro di raggiungere, in breve tempo, quei traguardi che tutti gli Italiani si aspettano.
Cordialmente

Stefano Ansideri
Sindaco di Bastia Umbra

Exit mobile version