Bastia

L’ordinanza su alcol e musica al Palio si trasforma in un caso politico

Botta e risposta tra il consigliere di maggioranza Ridolfi e il sindaco Ansideri

BASTIA UMBRA L’ordinanza firmata dal sindaco Stefano Ansideri con limitazioni agli orari di somministrazione delle bevande e orari di chiusura dei concerti per i dieci giorni del Palio de
San Michele diventa un “caso politico”,con un consigliere di maggioranza (Gianluca Ridolfi, che si firma rionale e consigliere comunale di Bastia Popolare) che invita il sindaco a visitare le sedi e spiega come “i rionali non sono un’orda di ubriaconi incoscienti maleducati”,e Ansideri che ribatte come “nel corso delle riunioni tra amministrazione, Ente, rioni e forze dell’ordine, più volte è emersa, da tutti condivisa, la necessità di dare regole e, soprattutto, dedicare la massima attenzione a non creare terreno fertile per chi non ha interesse ed attaccamento alla manifestazione”.
Per Ridolfi, “non si può ridurre a una bolgia fuori controllo una manifestazione che coinvolge cittadini di tutte le età”, e se il sindaco bacchetta “l’abitudine barbara di alcuni giovani di
ubriacarsi e di perdere il controllo di sé stessi”,il consigliere si chiede perché “tale affermazione viene fatta solo in occasione del Palio di San Michele. In tutte le feste si va a finire tardi e si continua a suonare la musica e a somministrare bevande di ogni tipo. Perché limitare questa cosa solo per il Palio?Forse a qualcuno dispiace che la nostra piazza sia viva in questi dieci giorni e che tutti i locali nel raggio di 500metri dalla piazza siano pieni di gente durante la festa?”. Per Ridolfi, “durante PaliOpen e nelle taverne si vendono solo bevande servite nei bicchieri di carta,non abbiamo notizie di risse, non mi risulta che i rionali abbandonino bicchieri e bottiglie di vetro rotti ovunque. Qualche comportamento non consono in più nei vicoli c’è stato, ma non è una novità”.
“PaliOpen – ribatte il sindaco Ansideri -al di là del successo di pubblico, ha evidenziato i limiti e le criticità per il controllo complessivo dell’evento,a cominciare dall’eccessiva estensione dell’orario di esibizione musicale (oggetto e soggetto utilizzato da qualcuno per creare il “caso”),per finire con il comportamento tenuto da alcuni (tanti/pochi?) che ha trasformato certi vicoli e piazzette del centro in maleodoranti luoghi di…liberazione. Il Palio – conclude il sindaco – non può essere offuscato da diatribe di questo genere, ma merita di essere vissuto e perpetuato rimuovendo quelle che oggi sono senz’altro incomprensioni, prima che le stesse possano divenire motivo di perdita di interesse o, peggio,motivo che impedisca la crescita culturale della città”.

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