Bastia

Lucia Cuffaro fa la cosa giusta

Parla la nostra “Captain fantastic” domenica a Bastia Umbra. Al via la quarta edizione della fiera del consumo consapevole

di Sabrina Busiri Vici
PERUGIA – Un grande spazio green per conoscere prodotti “buoni”, ma anche stili di vita, modelli virtuosi e nuovi sistemi di allevamento:è quanto da oggi a domenica si può trovare al centro fiere di Bastia Umbra. Stamattina, infatti, si apre la quarta edizione della mostra mercato “Fa’ la cosa giusta”. Nel visitare gli stand della nuova economia sostenibile e nel testare le proprietà di nutrimenti dal nome singolare,come la spirulina o la microalga coltivata in Italia, sarà anche possibile dedicarsi a momenti di riflessioni e a incontri sulle tematiche più innovative. Tra gli ospiti più attesi in fiera c’è sicuramente Lucia Cuffaro, giornalista, scrittrice,presidente nazionale del Movimento per la decrescita felice, un’attivista green. Lucia, insomma, è una sorta di Captain Fantastic. Ma senza disturbare Chomsky e il film di Matt Ross alui dedicato, si può dire che la Cuffaro ha un approccio al risparmio, al consumo consapevole e al rispetto dell’ambiente molto pratico e divulgativo come sapranno i tanti che la seguono nelle sue rubriche televisive (Uno mattina) o hanno letto i suoi libri (Fatto in casa,Eco Kit, Risparmia 700 euro in 7
giorni,Cambio pelle in 7 passi).La presenza di Lucia Cuffaro in Umbria può essere anche l’occasione adatta per dare maggiore impulso a quell’attivismo “green” che nella nostra regione è sentito,
ma che stenta a coagularsi. “Il tentativo di far nascere un circolo in Umbria – racconta Cuffaro – non è andato in porto tempo fa, ma abbiamo molte persone che ci seguono e gravitano sui nostri
riferimenti romani. Anche al recente convegno romano sulle proposte da fare al governo in merito al piano energetico nazionale sono venuti in tanti dall’Umbria interessati alle nostre proposte”.
Cuffaro, vista da fuori la nostra regione rimane ancora il cuore verde di sempre? “Io ci vengo molto, soprattutto in vacanza, e giro per borghi, mi spingo fino al lago Trasimeno e penso, a
ogni volta tappa, che Spello sia il posto più bello del mondo,ma quello che veramente mi colpisce è il verde. In Umbria, non so perché, è più intenso che altrove. E poi c’è un grande rispetto per il pubblico, al pari del privato.Davvero un’eccezione”. Tra le regioni d’Italia attive nel Movimento per decrescita felice c’è qualche realtà più avanzata di altre? “In base alla mia esperienza
cito due regioni, a livello di realtà diffuse e percorsi attuati, la Romagna. A livello di attivismo, la Puglia, c’è un fermento altissimo da parte di persone che non vogliono vedere rovinata un territorio tanto bello da logiche economiche”. Un nostro testimonial in materia è senz’altro Jacopo Fo con il suo Alcatraz… “Certo, lo conosco bene, ci siamo incontrati la prima volta in occasione di Ecofuturo e abbiamo fatto tante chiacchiere insieme da lui ho anche conosciuto un personaggio illuminato come Mamma Chimica”. Tra i suoi sostenitori c’è anche Ascanio Celestini.
“Sì, si è interessato alla nostra battaglia per la discarica di Malagrotta, vicino Roma”. Nel tornare all’incontro in programma domenica (ore 15,30) a “Fa’ la cosa giusta”, partirà dal suo libro, “Cambio pelle in sette passi”? “Sì, per trattare una piccola rivoluzione domestica che ciascuno può fare e parte dall’apprendere i concetti di autoproduzione, perché far da sé, con la consapevolezza di ciò che ci fa male, è davvero rivoluzionario”. Lei dice chela pubblicità è nemica, ma spesso anche il tempo… “Non è così il libro che presento spiega come l’autoproduzione sia un concetto molto
metropolitano, io ne sono la prova vivente: ho quattro associazione, lavoro tanto, ho un compagno, faccio swing, palestra, teatro…”. Un esempio di autoproduzione alla portata di tutti? “Partiamo dall’acquisto di 10 ingredienti di base per una spesa totale di 50 euro. Semplicemente miscelandoli a 2 o a 3 in bottiglie di vetro si ottengono fino a 200 ricette con un tempo che varia da
1 a 3 minuti, a dir tanto, forse la crema viso arriva a richiederne 4. In realtà a comprare tutti quei prodotti al supermercato ci vuole molto di più se non altro a fare la fila”.
Prodotti utili a… “A tutto. Mi spiego meglio:per fare un balsamo unisco aloe vera,presa in erboristeria, e olio di cocco. Sbattendoli con un cucchiaino li amalgo insieme utilizzando
come emulsionante l’area, il prodotto che ottengo non è solo un balsamoma è pure un lenitivo della pelle, un dopo sole, un anti ustioni, un sapone per lavarmi il corpo, ci posso curare
un piccolo fungo della pelle e andrà bene anche per velocizzare la crescita dei capelli. Il tutto in un quantitativo che servirà per tre mesi per tuttala famiglia. Il problema non è il tempo quindi ma conoscere  le pratiche”.E per farle conoscere bisognerebbe  partire dalle scuole e inserire un’ora di lezione come Religione o Letteratura. Un appello al Miur? “Sto facendo dei progetti in
tal senso, finora sono andata in alcune scuole a parlare, ma con cento bambini alla volta.E perde di efficacia, c’è bisogno di partire da numeri più piccoli perché bisogna insegnare loro a guardare, osservare, poi i risultati ci sono”. Ma quanti bambini sanno, per dire, che la plastica deriva dal petrolio?“Le assicuro,uno su cento alza  la mano a una domanda come questa”.

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