Bastia

L’ultimo saluto per Alberto

Bastia Umbra In tanti si stringono intorno alla famiglia Tacconi


Oggi i funerali nella chiesa di San Michele Arcangelo



BASTIA UMBRA Alberto Tacconi non ce l’ha fatta. Il suo cuore si è fermato. Inutili le cure dei medici dell’ospedale Silvestrini di Perugia dove il giovane, dopo il terribile incidente della notte di Capodanno, era stato ricoverato. Alberto, in sella al suo scooter, stava tornando a casa, dopo una festa con gli amici dove aveva salutato l’anno nuovo. Ma la corsa della sua giovane vita è finita contro un maledetto palo a Rivotorto, a pochi passi dalla chiesa del Sacro Tugurio. Alberto, 17 anni, viveva a Bastia Umbra, ed era conosciutissimo in tutto il comprensorio. Il papà, infatti, Pietro Tacconi è, insieme al fratello Luca, sul ponte di comando del gruppo di Santa Maria degli Angeli, che con le Officine Meccaniche esportano l’Umbria nel mondo. E ieri, alla famiglia Tacconi (Alberto lascia la mamma Patrizia e una sorellina più piccola) sono arrivate testimonianze di stima e di affetto da tanta persone, anche dal sindaco di Bastia Umbra, Francesco Lombardi e di Assisi, Giorgio Bartolini. Ma soprattutto dagli amici di Alberto che subito dopo pranzo si sono ritrovati nella chiesa di San Michele Arcangelo dove è stata allestita la camera ardente. Un pellegrinaggio ininterrotto di giovani e giovanissimi, compagni di scuola, gli amici con cui giocava a calcetto e i ragazzi che seguiva nel gruppo della parrocchia. Tutti con gli occhi gonfi di pianto, tutti attoniti di fronte alla perdita di un amico
speciale. Oggi nella stessa chiesa, alle 11, verranno celebrati i funerali. Poi, la salma sarà tumulata nel cimitero cittadino. Nella camera ardente c’era tutta la famiglia. Semplici fiori bianchi ai lati della bara, un cesto di rose ai piedi dell’altare. Ed un silenzio irreale per l’amico di tutti volato via all’alba del nuovo anno.
L.Ben.


IL RICORDO- Parrocchia, scuola e sport: sempre pronto ad aiutare gli altri


Quel sorriso che stregava
Il calcetto la sua passione


Un sorriso coinvolgente. Come può averlo un ragazzo di 17 anni che va incontro alla vita come si va alla scoperta di un bel gioco. Alberto Tacconi, lo ricordano tutti così. Non solo gli amici, ma anche chi, con qualche anno in più sulle spalle, aveva imparato ad apprezzare quel ragazzino sempre pronto a spendersi per gli altri. Con semplicità e con gioia. Come avevano imparato i ragazzi del centro giovani “Nuove Leve” al Centro San Michele. Prima Alberto lo aveva frequentato dalla parte di chi si vuol ritrovare per stare insieme quando la scuola offre una tregua. Poi era arrivato dall’altra parte della barricata, come animatore ed educatore. Sempre con quel sorriso che sembrava un raggio di sole, sempre con quel sorriso che era diventato la sua firma. Lui che si ritrovava un nome importante, quello del nonno paterno. Un sorriso che Alberto dispensava anche ai compagni del liceo scientifico di Assisi. Lo avevano eletto nel consiglio d’istituto e quando c’era da risolvere un problema fare un salto da lui era diventato un’abitudine per tutti. E tutti, stamattina, staranno lì per salutare l’amico che suonava il piano e il destino ha deciso di rapire quando si sogna il sole del nuovo anno.


 


GLI AMICI – In silenzio davanti alla chiesa


BASTIA UMBRA – Il silenzio dentro alla chiesa rotto solo dai passi e dai singhiozzi. Singhiozzi di ragazzi e ragazze, amici di Alberto Tacconi, che non lo hanno lasciato mai solo. Con rispetto e compostezza, dentro e fuori la chiesa, come un grande picchetto per rendere omaggio all’amico ucciso dal palo maledetto e dallo scooter impazzito. Sarà l’indagine dei carabinieri di Bastia a stabilire le cause del terribile incidente.

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