Bastia

Lungarotti: «Rilanciare l’economia locale» Raspa: «Serve un nuovo piano per la viabilità»

BASTIA UMBRA VERSO LE ELEZIONI. IL CONFRONTO FRA I CANDIDATI SINDACO

BASTIA UMBRA – APRIAMO un confronto elettorale amministrativo tra i quattro candidati sindaci. Cominciamo oggi con Paola Lungarotti Centrodestra (Liste Lungarotti Sindaco, Bastia Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia) e Lucio Raspa Centrosinistra (Liste Partito Democratico, Bastia per Te, Lista civica ‘Impresa e sviluppo per Bastia’, Alleanza Civica per Bastia’). Quale, secondo voi, è la priorità da affrontare a Bastia? Lungarotti: «Ritengo indispensabile che i cittadini ritrovino l’entusiasmo e il coraggio per sviluppare le grandi potenzialità del nostro Comune». Raspa: «Occorre avere una visione aperta della Città, per questo sono sceso in campo, e riuscire a rilanciare i numerosi punti di forza di Bastia». Il Commercio è tra i settori economici più importanti dell’economia locale. Lungarotti: «Serve avere una visione equilibrata della situazione, che prepari interventi in rete, con tutti i soggetti disponibili che, insieme all’amministrazione comunale, riescano a rilanciare il sistema di economia locale». Raspa: «Non a caso mi sostiene una lista di commercianti e artigiani, segno del disagio di queste categorie. Il rilancio dovrà cominciare da piazza Mazzini, da ripavimentare, ed estendersi al resto del territorio comunale». Piano Regolatore Generale. Lungarotti: «Approvare quello preparato allo scopo di non ‘consumare altro territorio’, ma recuperare i volumi esistenti». Raspa: «Approvazione immediata del Prg per coordinare e armonizzare i piani di recupero urbanistico in una visione complessiva». Sicurezza e Viabilità. Lungarotti: «Implementare le telecamere esistenti in una visione urbana. La viabilità da risolvere con il Prg, migliorando le piste ciclo-pedonali». Raspa: «Non basta avere le telecamere; va creata una mappatura, inoltre, le telecamere devono stare dove servono come nei vicoli. Servirà anche un nuovo piano di viabilità urbana». Massimo Stangoni

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