Bastia

Marchi fa il grande salto e c’è già chi lo rimpiange E’ il nuovo responsabile del vivaio dell’Angelana

DALLA SERIE D Alla corte degli odiati “cugini”
L’ex bastiolo ha scelto i giallorossi. “Arrivo in un club molto ben strutturato”

di Leonello Carloni
BASTIA UMBRA – Dopo una stagione di riposo, passata però, sempre sui campi a seguire i campionati giovanili, Moreno Marchi, torna, finalmente, operativo. Nella tarda serata di venerdì infatti, l’ex responsabile del settore giovanile del Bastia ha trovato l’accordo con il Presidente dell’Angelana,Lucio Tarpanelli. Sarà il nuovo responsabile del settore giovanile giallorosso il suo incarico,avrà effetto immediato e quindi Marchi si è messo subito al lavoro in questa sua nuova ma affascinante avventura calcistica. “Arrivo in una società già molto ben strutturata – conferma il diretto interessato – che in queste ultime stagioni ha saputo investire risorse e persone nel suo apparato del futuro. Il mio compito sarà esclusivamente organizzativo e quindi di raccordo fra tutto quello che gravita intorno a questo vivace movimento che già nel corso della stagione avevo avuto modo di apprezzare. Tutto questo anche e soprattutto per il grande lavoro che hanno svolto i tanti dirigenti che mi hanno preceduto in questo mio compito che mi appresto a svolgere con grande e ritrovato entusiasmo personale”. A Bastia, però,la notizia che Moreno Marchi è diventato nuovo dirigente dell’Angelana ha scatenato una ridda di commenti, molti di rammarico e pieni di rimpianti, visto il valore della persona, capace di creare e portare avanti per più di dieci edizioni il “Torneo internazionale Città di Bastia”, manifestazione che ha visto passare tecnici attualmente sulla cresta dell’onda come Stramaccioni e Andreazzoli, oltre a giocatori come Giovinco, Marchisio e Insigne. Guarda caso ma questa manifestazione al momento ha interrotto il proprio svolgimento. “Questo mio passo non dovrà sollevare nessuna polemica -tiene a ribadire Marchi -, purtroppo il Bastia non ha riservato nessun incarico per il sottoscritto. Addolorato, ne ho preso atto”.

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