MA ANCORA mancano alcuni accertamenti per chiudere definitivamente il caso. A cominciare dagli esami tossicologici sollecitati dalla stessa famiglia attraverso l’avvocato Giuseppe Berellini e l’analisi del cellulare e delle ultime chiamate effettuate o ricevute in quella sera maledetta. Quando l’uomo si era allonanato da casa per portare fuori il cane e non era mai più tornato.
SOTTO SEQUESTRO anche l’auto dell’imprenditore, portata via dai carabinieri del comando provinciale che erano intervenuti sul posto.
LA FAMIGLIA però vuole vederci chiaro. I parenti infatti ritengono che mai Pelagatti si sarebbe introdotto in un tombino pieno di acqua e melma solo per riprendere il cellulare che poteva essergli caduto. Eppure l’autopsia ha escluso segni di violenza o lesioni che possano far pensare all’intervento di terzi nel decesso dell’uomo.