Bastia

Nessun aumento per Imu e Irpef

Approvato il bilancio di previsione. Critiche le minoranze sulla manovra: “Opere pubbliche rinviate”

Innalzata la soglia di esenzione a 12 mila euro. Sindaco Pecci: “Decisione di equità”

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA “La città sceglie prudenza, investimenti e servizi”: sono le parole del sindaco Erigo Pecci all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione 2026–2028, definito “l’atto più
impegnativo dell’anno” e, soprattutto, “una scelta politica che afferma che tipo di Comune vogliamo essere nei prossimi tre anni”. Diversa la posizione della minoranza, che a fronte di qualche
luce vede diverse ombre. Per quanto riguarda il documento, alcuni numeri: sul fronte delle entrate correnti, il Comune continua a reggersi prevalentemente su risorse proprie: 15,42 milioni
di entrate tributarie, 8,99 milioni di extratributarie e solo 1,43 milioni di trasferimenti correnti nel 2026. Tra i passaggi più politici dell’intervento, la conferma della stabilità fiscale: l’Imu a 4,7 milioni annui e addizionale Irpef a 2,5 milioni con aliquota invariata allo 0,8%; su questo punto, si innalza la soglia di esenzione, da 11 mila a 12 mila euro, “non un gesto simbolico – ha rivendicato il primo cittadino – ma una decisione misurata di equità, presa in un contesto di margini stretti”. La spesa corrente è pari a 24,7 milioni nel 2026, di cui oltre 14 milioni per beni e servizi e oltre 5 per il personale, con attenzione a sociale e cultura. Il bilancio prevede accantonamenti complessivi per oltre 7,5 milioni nel triennio, con un Fondo crediti di dubbia esigibilità di oltre 6 milioni, mentre la spesa in conto capitale supera i 17 milioni di euro, finanziati con contributi, mutui e risorse già acquisite negli anni precedenti. “Questo bilancio non promette scorciatoie. Tiene insieme prudenza e responsabilità, servizi e investimenti, equilibri e scelte”, rivendica la giunta. Diversa la posizione della minoranza: liste civiche e partiti di centrodestra ritengono positivo l’innalzamento della soglia di esenzione Irpef, “ma visti gli aumenti dell’Irpef regionale, si poteva valutare un intervento più incisivo. Stessa sorte avremmo voluto ci fosse anche per l’Imu , nei riguardi soprattutto del tessuto produttivo. Le principali criticità – segnala la minoranza -emergono sul fronte delle opere pubbliche: molti interventi previsti per il 2025 risultano rinviati al 2026. C’è poi lo stallo sugli interventi rilevanti per la città, tra cui il complesso del Mattatoio, la palestra dell’I.C. Bastia 1
(scuola media), la palestra di XXV Aprile e la mancata consegna completa del palazzetto dello sport, per i quali permangono incertezze sui tempi di conclusione e restituzione piena alla cittadinanza. Desta inoltre attenzione il livello delle entrate previste da sanzioni del Codice della strada, pari a 500 mila euro annui, che merita ulteriori approfondimenti. Infine, mentre si parla di assenza di aumenti fiscali, i cittadini dovranno affrontare incrementi significativi: +15% per asili nido (fasce Isee sopra i 20 mila euro), scuola di musica, università libera e impianti sportivi; +40% per i parcheggi a pagamento”.

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