Bastia

«Nessun vincolo culturale sull’area Mignini-Petrini»

Bastia: il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Ministero e dà il via libera alla demolizione di fabbricati e silos. Ora può partire il recupero della zona

BASTIA UMBRA – Area Petrini Mignini, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Ministero della cultura e ha confermato la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso presentato dal Comune di Bastia e dalla proprietà Petrini-Mignini sulla questione del vincolo che dichiarava l’interesse culturale importante sull’area stessa. Dalla sentenza emerge che il Tar prima e il Consiglio di Stato poi hanno ritenuto che l’atto di vincolo non fosse adeguatamente motivato e mancasse di elementi concreti, contravvenendo così alla norma che richiede un interesse culturale particolarmente importante per le proprietà private. Inoltre la determinazione del Consiglio di Stato ha evidenziato contraddizioni nell’azione amministrativa, dato che la dichiarazione di interesse culturale era in contrasto con un parere precedente della Soprintendenza che, nel 2018, aveva escluso il complesso industriale da considerazioni di valore culturale, auspicando la rimozione dei silos definendoli un elemento di criticità che andava assolutamente eliminato per restaurare il paesaggio. Vicenda che è poi continuata in questi anni, con richieste da parte della proprietà
(demolizione dei fabbricati industriali), l’intervento del Comune che, fra le altre cose, decide di impugnare il vincolo della Soprintendenza, al pari della proprietà, sostenendo che violerebbe la podestà pianificatoria del territorio riservata alle amministrazioni municipali. Sino alle prese di posizione di Tar prima e ora del Consiglio di Stato. Si apre ora dunque una nuova fase in vista del recupero della grande superficie che caratterizza la città di Bastia Umbra da parte della proprietà in un’ottica di rigenerazione urbana.

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