Bastia

Osservazioni alla variante del Prg Consiglio comunale a tema

F.I. sollecita l’assemblea a rispondere alle esigenze delle aziende 


Seduta il 24 ottobre 
 
BASTIA — E’ stata fissata per il 24 ottobre la seduta del consiglio comunale che è stata richiesta ufficialmente dal gruppo di Forza Italia per l’esame delle osservazioni alla variante al piano regolatore per dare via al Pip (Piano di iniziativa pubblica) per insediamenti produttivi in località Ospedalicchio. La variante, infatti, è stata adottata dall’assemblea consiliare nel novembre 2003 nel precedente quinquennio amministrativo guidato dal sindaco Bogliari, per rispondere alle pressanti richieste di un gruppo di imprenditori raccolti intorno alla società Progress. Sollecitavano l’agibilità dell’area, tra la zona industriale esistente e il centro della frazione, per realizzare investimenti artigianali e industriali. Il problema, all’epoca, era rappresentato dal fatto che gli imprenditori volevano un’assegnazione diretta del terreno e non un piano di iniziativa pubblica, in quanto l’area interessata era stata già acquistata.
Una novità procedurale rispetto alla prassi storica a Bastia, dove le aree industriali da decenni sono assegnate con bandi pubblici. La questione ha sollevato allora un vespaio di polemiche riesumate anche nella campagna elettorale amministrativa, in quanto Francesco Lombardi candidato sindaco era stato tra i fautori dell’iniziativa, in qualità di direttore provinciale della Cna. Il consiglio comunale due anni fa ha sciolto il nodo decidendo il cambio di destinazione del terreno da agricolo compromesso in area per insediamenti produttivi, prevedendo però un Pip.
Ora il consiglio dovrà decidere se andare avanti con la procedura di concorso pubblico, oppure rivedere l’impostazione. Saranno le osservazioni alla variante ad indurre l’assemblea consiliare a riaprire la questione, in particolare quella presentata dalla società Progress, che rileva l’incongruenza della delibera di due anni fa che ha ignorato la richiesta degli imprenditori ipotizzando un interesse di altri soggetti ad investire che, a quanto pare, non esiste. Tra le ipotesi possibili, quindi, vi è anche quella che si rinunci alla variante ridando all’area una destinazione agricola. Sarebbe comunque un’incongruenza non solo una contraddizione, perché l’obiettivo di tutti, maggioranza ed opposizione, è quello di favorire gli investimenti ad uso produttivo per sostenere lo sviluppo dell’economia locale.
M.S. 

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