Il tentativo di utilizzare la programmazione concordata, approvato con la delibera del 2007, è fallito in seguito alla mancata adesione del 100% degli aventi causa e pertanto, si deve provvedere all’approvazione della variante prevedendo l’attuazione di un PIP e la conseguente revoca di quell’atto che prevedeva condizioni che non si sono verificate. Quindi l’adozione della variante che fa fede è quella del 2006 da cui si deve ripartire dando mandato agli uffici di predisporre il PIP. Una cosa che ci sorprende molto, è il fatto che, stranamente, nella delibera di giunta del 12 dicembre e nel successivo atto del 9 gennaio, con cui l’amministrazione prende atto che gli aderenti sono il 75% e non il 100% come necessario, non sono mai citate le due delibere del 2006 che sono valide, esecutive e che hanno anche concluso il loro iter alla Provincia; perché chi ha redatto quegli atti non ha inserito quei riferimenti?
La nostra richiesta, quindi era formulata nel modo giusto e non è vero che approvandola, forse, si sarebbe impedita di fatto l’attuazione del PIP. Era vero il contrario, approvandola si sarebbe accelerato il suo iter. Quindi i consiglieri che hanno votato contro pur dichiarando di volere l’approvazione del PIP sono stati indotti in errore da informazioni non corrette o quantomeno incomplete.
Forza Italia invita, pertanto, il Presidente del Consiglio e il Segretario a vigilare sul corretto svolgimento del dibattito garantendo a tutti i consiglieri la possibilità di avere informazioni complete e corrette sull’iter delle pratiche che vengono discusse in consiglio. I consiglieri hanno il mandato ricevuto dai cittadini e non dalla Giunta e devono decidere come votare in base alla loro volontà che deve formarsi in seguito al dibattito che deve essere basato su informazioni complete e non parziali.
Francesco Fratellini
Coordinatore comunale Forza Italia