Bastia

Piccioni, guerra vinta

I colombi non proliferano più. Funziona la pillola


Nascite bloccate. Adesso scatta la fase due


BASTIA UMBRA – La prima fase della campagna di contenimento numerico delle colonie di colombi presenti in città, iniziata la scorsa primavera a scopo sperimentale, è terminata. Tempo dunque di primi bilanci. Il “progetto colombi”, partito con un censimento che aveva permesso di determinarne in 350/400 il numero di quelli presenti nel centro storico del capoluogo ed in oltre 1.000 quelli all’interno dello stabilimento Petrini, era proseguito con la consegna ai cittadini di un opuscolo informativo, contenente il programma operativo dell’amministrazione comunale con notizie utili sui colombi e sulle malattie trasmissibili all’uomo. Per impedire una proliferazione incontrollata dei colombi, il progetto prevedeva un intervento con mezzi non cruenti, in modo da non arrecare danni ai piccoli nei nidi e senza ricorrere all’uso di falchi o a catture e deportazioni. Con la consulenza del Servizio sanità animale dell’Asl n. 2 era stato preferito, infatti, il metodo della limitazione delle nascite altra, verso la somministrazione di una specialità medicinale ad uso veterinario denominata “Ovistop” (mangime medicato con nicarbazina, composto non nocivo). Personale autorizzato ha provveduto a somministrare il mangime trattato ai colombi da aprile ad ottobre in zone prestabilite. Identico trattamento sarà ripetuto per lo stesso periodo nei prossimi due anni, dal momento che la riduzione della popolazione dei colombi del 30-40% è prevista soltanto nel caso di trattamenti a lungo termine. Il Comune ha anche provveduto alla bonifica degli eventuali punti di ricovero dei colombi e al posizionamento di dissuasori metallici su alcuni edifici di sua proprietà. Terminata ora la distribuzione di “Ovistop”, i rilievi hanno evidenziato in generale una stabilità della popolazione iniziale delle colonie, ma soprattutto è stata notata l’assenza di giovani dell’anno. Il risultato è confortante, visto che l’aumento annuo atteso di una colonia può andare dal 40 all’80% del numero iniziale degli individui presenti e addirittura è conveniente se – come precisano i responsabili scientifici dell’azienda Acme, produttrice di Ovistop – si avrà un ulteriore diminuzione di colombi anziani nei mesi invernali, dovuta alla mortalità naturale che di norma aumenta nelle stagioni con avverse condizioni climatiche. Verranno dunque raggiunti i risultati attesi: un calo della popolazione di circa 20-25% al primo anno di trattamento, dato che sarà sicuramente confermato nel monitoraggio di controllo che si effettuerà nella prossima primavera, prima di programmare la nuova campagna d’intervento. La diminuzione dei colombi, attesa nei prossimi mesi, determinerà anche un notevole risparmio per la spesa pubblica.
Roldano Boccali

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