La battaglia della Cia per quella di Costano
BASTIA UMBRA – “Dei circa 70 prodotti tipici, censiti a livello regionale, abbiamo ottenuto il riconoscimento Dop e Igp solamente per quattro di questi. Dobbiamo, quindi, svolgere in tal senso un lavoro più incisivo frutto di un’azione condivisa, che dovrà coinvolgere le associazioni di categoria e le istituzioni con l’obbiettivo di far ottenere questo riconoscimento ad altri prodotti dell’Umbria”. Lo sostiene Massimo Felici, segretario della Cia area del perugino, nel rilanciare la proposta di un marchio Dop per la porchetta di Costano “prodotto che ben rappresenta quelle che sono le finalità della Confederazione italiana agricoltori – prosegue – cioè quella di andare verso produzioni di qualità e di servizio fortemente legate al territorio, componente essenziale dello sviluppo rurale, strumento fondamentale nella difesa del territorio e nella tutela dei consumatori”. Tra gli altri prodotti dell’area, che comprende i comuni di Bastia e Bettona, secondo Felici, sono da promuovere, tra le produzioni tipiche, l’olio ed il vino.
Tra le iniziative ritenute indispensabili per raggiungere questi scopi Felici evidenzia la realizzazione di una filiera che sappia coniugare l’agricoltura, con le sue tipicità, e il turismo; l’incentivazione di relazioni interprofessionali con regole contrattuali che riducano il più possibile all’interno della filiera i costi di transazione aspetto in cui svolgono un ruolo fondamentale le cooperative ed i consorzi delle stesse associazioni di prodotto; strategie che affrontino il problema dei servizi, degli investimenti, della formazione, del credito. Inoltre, vengono ritenuti fondamentali i rapporti con i Comuni e le Province.