Bastia

«Pugni & pupe», il giudice decide

Arriva all’udienza preliminare il ferimento di un giovane da parte di un minorenne  


 
 di Alessandra Cristofani


BASTIA — Difende l’onore della sorella e spacca il naso al suo ex fidanzato. Per uno studente 17enne di Bastia Umbra, finito nel registro degli indagati del Tribunale minorile di Perugia con l’accusa di lesioni gravissime, la scazzottata con lo spasimante respinto della sorella 16enne rischia di trasformarsi in una disavventura giudiziaria, qualora il giudice per le indagini preliminari, nell’udienza del 14 giugno, dovesse decidere il rinvio a giudizio. Per ricostruire i fatti, al centro delle indagini preliminari della magistratura minorile, occorre risalire al maggio dell’anno scorso quando il giovane, stanco delle continue «avances» di cui la sorella era bersaglio da più di un mese, aveva preso il motorino e aveva raggiunto l’insistente corteggiatore, del tutto deciso a metter fine a quell’imbarazzante situazione. Lo aveva atteso proprio davanti alla sua abitazione, affrontandolo apertamente e diffidandolo dal continuare a molestare la sorella. L’ex respinto, un siciliano 21enne, non aveva però incassato in silenzio il minaccioso avvertimento e aveva risposto per le rime. Era stato a quel punto che il 17enne aveva lasciato partire un pugno in pieno viso, cambiando letteralmente i connotati al destinatario. Nel burrascoso «chiarimento», ad avere la peggio era stato il siciliano che, oltre a non aver riconquistato l’amore della sua giovane «fiamma», aveva anche riportato la frattura e la deviazione del setto nasale. Per il suo aggressore, il 17enne di Bastia Umbra, quell’incontrollabile scatto d’ira potrebbe aprire le porte del tribunale minorile perugino. Per ora, accompagnato dall’avvocato Luca Maori, suo difensore di fiducia, il 14 giugno dovrà varcare la porta dell’aula per le udienze preliminari. 

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