Proteste in via Vittorio Veneto non solo per i parcheggi cancellati


Rischi per pedoni e disabili: si muove l’Ascom


Luca Benedetti


BASTIA UMBRA – Più spazio alle auto, meno ai parcheggi e in via Vittorio Veneto, scoppia un caso. Ma caso più unico che raro visto che si parla di viabilità e di commercio. Da qualche giorno la via è più larga. Sono saltati otto posti auto a pagamento ed è stata realizzata una seconda corsia per consentire un miglior deflusso del traffico. Tutto tranquillo? Neppure per idea. Alcuni commercianti della via hanno iniziato a brontolare perché persi i posti auto (a pagamento) ci sono meno servizi per i negozi e per i loro clienti. Anche se, i posti sono stati soltanto spostati e quindi la dotazione di stalli resta invariata. La protesta è arrivata anche alle orecchie della Confcommercio e del presidente, Marco Caccinelli. Che prende atto. Ma apre un fronte diverso con il Comune. “Della novità legata alla corsia più ampia e ai posti auto spostati- spiega – sono stato informato nei giorni scorsi dall’assessore competente. Su questo non ho nulla da dire visto che i posti auto si recuperano. Il problema è un altro: con l’apertura della corsia su via Vittorio Veneto, adesso le automobili corrono molto più velocemente. E quello che ho notato in questi giorni è proprio questo: il fatto che le auto sfrecciano a velocità troppo sostenuta”. Dall’associazione commercianti ( Caccinelli ha un’attività in zona e sui mugugni per i parcheggi spostati, giustamente, accetta la novità e non interviene) arriva invece l’allarme per le condizioni in cui si trovano ad affrontare quel tratto di strada pedoni e disabili. Nel primo tratto della via “allargata” c’è un marciapiede troppo alto e scomodo, più avanti il salvapedoni si risolve ad una fettuccia di cemento troppo stretta. “Succede racconta Caccinelli – che un disabile in carrozzina si trova a dover affrontare la via allo stesso livello delle auto”. E se adesso le macchine corrono di più, i rischi aumentano un bel po’. Senza dimenticare che anche un albero non aiuta alla percorribilità pedonale, visto che i rami arrivano fin sopra la carreggiata.

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