Bastia

Raccolta differenziata, il Pd va all’attacco

La polemica L’opposizione contesta la strategia adottata dalla Giunta: «Troppe contraddizioni»

82,58%  il dato registrato nel centro storico dal 13 al 18 maggio secondo il report della Gesenu

BASTIA UMBRA – Sulla raccolta differenziata, va in scena un duello all’arma bianca. Da una parte la Giunta che sostiene l’efficacia dei provvedimenti adottati dall’assessore Fratellini e dall’altra il Pd che, invece, contesta la strategia messa in campo. Muro contro muro, con polemica.
Una manciata di giorni fa proprio l’assessore all’Urbanistica commentando i dati forniti dalla Gesenu, esprimeva ottimismo sottolineando come «a due settimane dall’inizio dell’uso dei mastelli per la raccolta differenziata, i dati registrati risultano estremamente positivi. Dal 13 al 18 maggio, nella zona del centro storico, é stato registrato l’82,58% della differenziata. Nello specifico le quantità raccolte sono state le seguenti: organico 10.770 kg, carta 2640 kg,plastica 2140 kg, residuo secca 3280 kg, per un totale di 18.830 kg». Numeri, quelli citati da Fratellini, che non hanno però convinto l’opposizione che ha preso carta e penna e scritto una dura missiva al sindaco Ansideri. «Si vedono rifiuti sparsi in tutto il territorio scrivono dal Pd – cestelli abbandonati, cittadini che vagano con i rifiuti in macchina alla ricerca disperata, dentro e fuori Comune, di un cassonetto: il tutto in un caos sconcertante e non certo degno di una città come Bastia». A rincarare la dose, sempre in casa Pd, ci pensa il consigliere comunale Erigo Pecci il quale si chiede il motivo «per cui a Bastia la Giunta abbia deciso di adottare tre tipi diversi di raccolta differenziata: in alcune zone con il mastello, in altre concedendo i secchi fuori dagli abitati e in altre zone ancora lasciando alle famiglie di avere in casa i contenitori». Secondo il consigliere d’opposizione, inoltre, «di fronte a uno sforzo economico notevole, l’Amministrazione non è stata ancora in grado di spiegare quale sarebbe il ritorno concreto di questa strategia». La replica, ora tocca al Comune: e non è detto che a rispondere sia il sindaco Ansideri in prima persona. Di certo, la polemica non è affatto chiusa.

Exit mobile version