Bastia

Rapina al bancomat Presa la banda C’è pure un minore

Arrestati quattro ragazzi tra i 18 e i 28 anni colpevoli dell’aggressione ai danni di un turista. Nei guai anche un 17enne portato in comunità

I carabinieri hanno ricostruito i fatti con l’aiuto di telecamere e testimonianze

Uno degli autori si trovava già in carcere per un altro reato

di Gabriele Burini
BASTIA UMBRA Hanno un nome e un cognome gli autori della rapina commessa lo scorso 9 luglio tra via Sant’Angelo e via Colomba Antonietti, a pochi metri dal Comune di Bastia Umbra, ai danni di un turista straniero di 54 anni che aveva prelevato da qualche minuto al bancomat. Ieri mattina, i carabinieri della Stazione di Bastia Umbra, assieme ai militari della Compagnia di Assisi, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Perugia nei confronti di quattro giovani residenti in città, tra i 18 e i 28 anni. A loro si aggiunge un ragazzo di 17 anni, rintracciato nei giorni scorsi e collocato in comunità dai carabinieri di Bastia Umbra che hanno eseguito l’ordinanza emessa dall’autorità giudiziaria minorile. L’uomo, un produttore cinematografico di origini albanesi, era stato assalito dai cinque giovani (due italiani, un marocchino e un albanese, oltre al minore) dopo aver ritirato dei soldi dall’Atm di piazza Mazzini. I ragazzi, spiega la nota firmata dal procuratore Raffaele Cantone, avevano colpito l’uomo con un calcio facendolo cadere a terra. Poi, dopo averlo trascinato sull’asfalto per qualche metro, gli avevano rubato il borsello. La vittima era stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Assisi, da dove era stata dimessa con una prognosi di 5 giorni. I militari avevano immediatamente svolto un sopralluogo nell’area della rapina, recuperando i filmati degli impianti di videosorveglianza comunali e interrogando le persone informate sui fatti. Le indagini si erano da subito indirizzate verso i cinque ragazzi, e alcuni dei maggiorenni avevano chiesto alla vittima di ritirare la denuncia in virtù del coinvolgimento del minore. I carabinieri hanno così ricostruito la dinamica dell’aggressione: i cinque ragazzi hanno agito in totale accordo, e la procura ha così richiesto l’arresto dei quattro maggiorenni che ora si trovano nel carcere di Capanne (dove uno di loro era già recluso per un altro reato),mentre l’autorità giudiziaria minorile ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del collocamento in comunità .All’indomani dell’episodio, il sindaco Erigo Pecci era intervenuto con un video sui social condannando “una vile aggressione. In questa città nessuno deve pensare che vi sia tolleranza contro questi atti e che non vi verremo a cercare. Non saremo tolleranti con chi pensa di poter commettere azioni criminali contro cittadini inermi restando impunito”.

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