Bastia

Rapinato e ucciso in casa Tre fermati per omicidio

PERUGIA — Secondo i carabinieri del comando provinciale di Perugia sono i responsabili della rapina stile «arancia meccanica» in seguito alla quale morì Luigi Masciolini, 86 anni, e venne gravemente ferita la moglie, Maria Ragni, ottantenne. Si tratta di tre nomadi italiani Dante Hemig, 45 anni, nato a Pisa, Thomas Poropat, ventitreenne, e Bruno Albini, 33 anni, di Perugia, residente a Città di Castello ma domiciliato nel capoluogo, sposato con cinque figli. Albini, attualmente disoccupato, normalmente si interesserebbe della raccolta di ferro. A loro i carabinieri hanno notificato un fermo, disposto dal pubblico ministero Manuela Comodi. L’operazione è stata condotta dai militari del comando provinciale di Perugia, in collaborazione con i colleghi del comando provinciale di Prato e dei carabinieri delle compagnie di Assisi, di Chiavari e San Martino. Dante Hemig, infatti, è stato rintracciato in un campo nomadi della provincia genovese, mentre Poropat è stato fermato nella città toscana. I tre, accusati di concorso in omicidio volontario a scopo di rapina e lesioni gravissime, sono comparsi ieri davanti ai giudici per le indagini preliminari delle città dove sono stati operati gli arresti per l’udienza di convalida. I gip si sono riservati tutti di decidere. Bruno Albini, difeso dagli avvocati Gianni e Eugenio Zaganelli, è stato interrogato dal giudice Claudia Matteini: l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Albini, già sentito anche dal pm Comodi, secondo indiscrezioni, sarebbe stato incastrato da intercettazioni telefoniche.
«L’indagine è stata particolarmente difficile e molto delicata — ha tenuto a sottolineare il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Pietro Dimase —. La rapina, soprattutto per gli esiti tragici che aveva avuto e per le modalità, era stata molto efferata». E per arrivare ai tre fermi i militari dell’Arma hanno sfruttato tecniche all’avanguardia, approfittando di una costante collaborazione con la procura e con i colleghi delle città poi risultate coinvolte. Sugli ulteriori sviluppi che l’inchiesta potrebbe avere i carabinieri hanno la bocca cucita: «L’indagine — dicono — è in corso». Ma pare più che plausibile che stiano ancora cercando un basista, qualcuno che avrebbe seguito la famiglia Masciolini e l’avrebbe segnalata al gruppo di malviventi come possibile obiettivo.
Erika Pontini
Annalisa Angelici
 
 
 

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