COMUNICATO STAMPA COMUNE DI BASTIA UMBRA
Il 21 Giugno 2025 a Roma un concerto per sensibilizzare sulla tragedia delle morti nel Mediterraneo
Nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme si è tenuta una serata di forte impatto emotivo e civile: “Requiem per le Genti del Mediterraneo”, evento dedicato alla memoria delle migliaia di uomini, donne e bambini morti durante le traversate nel Mediterraneo.
La serata, promossa dall’ARPI – Associazione di Ricerca Psicodinamica per l’Intervento Sociale e co-organizzata dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha unito musica, testimonianze, parole e simboli per sensibilizzare su una delle più gravi tragedie del nostro tempo.
A guidare il progetto artistico e culturale la professoressa Rita Inglese, ideatrice e promotrice dell’iniziativa. Fra gli ospiti, figure di grande rilievo nel panorama nazionale e internazionale: Chiara Cardoletti (UNHCR), Raffaella Dispensa (vicepresidente ACLI), Angelo Pittalunga (Servizio Gesuiti per i rifugiati), Cecilia Nicoletti (Caritas Internazionale), Ivana Borsotto (Federazione Volontari nel Mondo), l’assessore Gianluca Bogino (Comune di Roma) e rappresentanti dell’Università Pontificia Salesiana. Presenti anche il fotografo Max Hirzel, autore del libro “Corpi Migranti”, e Fofanà Amara, superstite da cui è stata tratta ispirazione per il film “Io Capitano”, oggi residente in Belgio.
Il programma ha previsto due momenti musicali di grande intensità. Dopo la Sunrise Mass di Ola Gjeilo per doppio coro e archi, è stata proposta – in prima esecuzione assoluta – la Cantata Genti del Mediterraneo del compositore e Direttore del’Associazione Corale Città di Bastia Piero Caraba, su testo poetico di Alfonso Ottobre. Una composizione per coro, violino solista, archi e percussioni, interpretata con una forte partecipazione emotiva.
Protagonisti musicali dell’evento sono stati il Coro di Bastia Umbra diretto da Caraba stesso, il Coro Entropie Armoniche diretto da Claudia Gili, il Coro Voxel diretto da Filippo Stefanelli e l’Orchestra d’Archi Genti del Mediterraneo. Al violino solista Misia Iannoni Sebastianini, alle percussioni Francesco Magarò.
Altissimo il valore simbolico della presenza del violino costruito con il legno di un barcone affondato nel Mediterraneo: un progetto della Cooperativa “Ro’ La Formichina” di Palermo, portato avanti dal liutaio Salvatore Zappalà insieme a giovani in formazione. Un gesto di memoria e trasformazione: ciò che è naufragato diventa voce, musica, vita.
A presentare la serata, la giornalista Cecilia Rinaldini di Radio Rai.
Un pubblico numeroso ha affollato la Basilica, partecipando con raccoglimento e commozione a un evento che ha saputo coniugare arte e impegno civile, offrendo un’occasione per riflettere e non dimenticare.
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