Respingiamo le insinuazioni del capogruppo Pd e difendiamo l’impresa, il lavoro ed il futuro dei nostri figli

La polemica politica fine a sé stessa serve a chi non ha argomenti da esporre. Nel nostro caso, invece, pur avendo molti e validi argomenti siamo costretti a polemizzare perché un confronto sereno non pare possibile.

Almeno per quanto riguarda l’intervento del capogruppo Pd  Pasquale Borgarelli che, dopo aver insinuato che l’Amministrazione Comunale dice di non voler consumare nuovo suolo e poi non farebbe nulla di concreto  per sostenere tale politica, prevista nel Documento programmatico approvato dal Consiglio il 28 giugno 2016 con i voti della maggioranza di centrodestra e il voto contrario del PD, si spinge ad un’accusa, grave e gratuita, diretta al sindaco Ansideri che, per una impresa di cui è comproprietario, ha preannunciato pubblicamente l’intenzione di richiedere la costruzione di un nuovo capannone con la cosiddetta procedura Suap. Così facendo, sostiene Borgarelli, il sindaco Ansideri contraddice sé stesso chiedendo il consumo del suolo.

Questa non solo è una tesi gratuita e immotivata, ma una bassa insinuazione in quanto fa intendere che il Sindaco tratti la questione guardando al proprio interesse privato e ignorando il pubblico interesse ed il bene comune.

Si fa finta di non sapere che Ansideri, nel suo intervento in Consiglio, ha ricordato anche che la Betatex, l’impresa di cui è socio, presentò nel 2008, prima che maturasse la decisione di candidarsi a Sindaco, una richiesta di Suap ignorata allora dall’Amministrazione Comunale, tanto che l’impresa ha realizzato, per necessità ed urgenza, l’investimento a Santa Maria degli Angeli, nel Comune di Assisi. Ora, che la necessità di ampliare la struttura produttiva di Bastia si ripresenta con necessità ed urgenza, non solo il nostro Sindaco deve presentarla, ma avrà il pieno sostegno della maggioranza e, riteniamo, anche di tutti coloro che sono in buona fede, perché si tratta di un’iniziativa economica valida e necessaria, che non provocherà danni al territorio di Bastia Umbra, né servirà a manovre finanziarie speculative, ma consentirà di mantenere ed aumentare il lavoro nel nostro Comune, di cui oggi c’è assoluta necessità.