Bastia

Rifiuti, blitz di Perugia: stop alla stangata da 6 milioni

Fosse una partita di calcio la non strana coppia Perugia-Bastia (amministrazioni di centrodestra) avrebbe vinto fuori casa.
Ma la sfida sui rifiuti è una partita a scacchi delicatissima in cui la mossa che stende ancora non è in mano ad alcuno dei player.
Però ieri l’assemblea dell’Auri ha frenato un bel po’. E, per farla veloce, Perugia e Bastia hanno piazzato il blitz che blocca (almeno per un po’) un rischio stangata da quasi sei milioni di euro per i comuni del vecchio Ati del Perugino sulla bolletta dei rifiuti.
La partita è quella degli extra costi sostenuti da Gest-Gesenu per portare fuori regione i rifiuti da dicembre. Combinato disposto della chiusura dell’impianto di compostaggio di Pietramelina prima e della discarica di Borgogiglione poi. L’assemblea che si è tenuta a Foligno ha deciso di non cedere all’ipotesi di arbitrato di fronte alle richieste di Gest-Gesenu di un conteggio super che poteva
pesare sulle bollette dei cittadini del Perugino. Tutto rinviato alle scelte del cda dell’Auri con l’ipotesi che il contezioso possa passare per un arbitrato che è già finita nel cassetto.
Anche perché, con la nuova determina dirigenziale della Regione che riporta la situazione tecnica di Borgogiglione allo scorso autunno (di fatto un pesante passo indietro con i nuovi parametri che avevano creato un pesante stallo), c’è una prateria di scelte, in fatto di contenzioso, da esplorare.
Però intanto la stangata (più per l’area del Trasimeno che per Perugia vista la ripartizione dei costi), resta congelata.
Ieri, l’assemblea dell’Auri, ha anche messo mano all’indennità di disagio ambientale. E anche qui la coppia Barelli (vice sindaco di Perugia e Ansideri(sindaco di Bastia) hanno portato a casa la pagnotta.
Non ci sarà un doppio prezzo. Città di Castello ha fatto un passo indietro e la quota che verrà pagata a tonnellata per l’utilizzo della discarica di Belladanza sarà pari a quella che era stata pagata quando tocco a Borgogiglione aprire le porte per i rifiuti dell’Alto Tevere: cinque euro a tonnellata e non sette e mezzo.
Quel costo verrà rivisto in più ampio riassetto che l’Auri dovrà studiare nell’ambito del suo mandato per quanto riguarda la partita a scacchi dei rifiuti.
Lu.Ben.

Exit mobile version