Bastia

Rogo al Maury’s, indagini in corso

In corso di valutazione i danni alla struttura che ospita pure il Penny Market. Dipendenti in cassa integrazione

La Procura ha aperto un’inchiesta ma al momento si esclude il dolo. Bene i dati sull’aria

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Un rogo devastante, che ha ridotto in cenere il Maury’s di Bastiola, in via del Popolo. E ora si indaga per ricostruire la dinamica dei fatti. La Procura di Perugia ha infatti aperto un’inchiesta e posto sotto sequestro l’area dove nella notte di mercoledì si è sviluppato l’incendio. Le fiamme, che almeno secondo i primi rilievi non sarebbero dolose, sarebbero partite da un magazzino, sono arrivate fino al tetto, collassato, per poi passare al resto del negozio dove carta, plastica, prodotti per la casa e la persona hanno contribuito ad alimentare l’incendio, divampato poco prima dell’una di notte e per spegnere il quale sono state necessarie cinque squadre di pompieri.I vigili del fuoco sono stati impegnati anche per tutta la giornata di giovedì a spegnere gli ultimi focolai e demolire le macerie. Al momento Maury’s e l’adiacente Penny Market rimangono chiusi e con i dipendenti in cassa integrazione: rimane da capire se l’incendio ha intaccato la struttura, che quindi dovrà essere demolita, con conseguente ricostruzione e/o delocalizzazione.In supporto operativo alle squadre dei caschi rossi sono stati inviati anche mezzi Nbcr (nucleare – biologico -chimico – radiologico) e altri tre mezzi provenienti dalla sede aeroportuale. Sul posto, oltre a un funzionario dei pompieri, anche i tecnici Arpa e il personale della polizia di Stato coordinato dal commissario Roberto Roscioli.Proprio Arpa e Usl Umbria 1 si erano immediatamente attivate insieme al sindaco Paola Lungarotti per evitare conseguenze sulla salute delle persone che abitano vicino al luogo dell’incendio. Intanto si riduce la zona di ricaduta dei fumi, da tre chilometri a un raggio di 500 metri. Permarranno per tre giorni le solite restrizioni: divieto di raccolta e consumo
di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali.In base all’ordinanza vanno limitate anche le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti fino ad accertamenti. Infine, per almeno sette giorni dal rogo, si raccomanda di “effettuare un accurato lavaggio con acqua prima di consumare dei prodotti alimentari coltivati”. I parametri comunque sono nella norma anche grazie alla pioggia caduta sulla zona che ha “lavato”
il fumo.

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