Bastia

Roma Impone i Candidati

Il vicecoordinatore di Forza Italia, Cicchitto, vuole a tutti i costi Fiammetta Modena in corsa per la fascia tricolore a Perugia. Per Foligno indicato Luciano Rossi, con Ronconi in panchina A Spoleto duello Benedetti Valentini-Zaffini





di Gianfranco Ricci
PERUGIA — Un ribaltone clamoroso. Il lunghissimo e sofferto mosaico elettorale composto per mesi dal Polo umbro s’è sbriciolato ieri mattina a Roma, in via dell’Umiltà, sede centrale di Forza Italia. I tre coordinatorii nazionali della Casa delle libertà (Cicchitto, Bocchino e Cutrufo) non hanno nemmeno riflettuto sulla lista (peraltro monca) portata da Luciano Rossi, Paolo Crescimbeni e Sandra Monacelli. Cicchitto (F.I.) ha rifiutato i panni del notaio e, attuando un imprevisto colpo di scena, ha indossato quelli del capo supremo. Ha chiesto, cioè imposto, candidature apicali almeno nei Comuni più grandi, a partire naturalmente da Perugia e Terni. E per il capoluogo ha fatto esplicitamente il nome di Fiammetta Modena, votatissima alle regionali e attualmente impegnata nella delicata presidenza della Commissione Statuto. Su Foligno, poi, ha indicato Luciano Rossi, coordinatore umbro del partito. Rossi ha deglutito con evidente sorpresa. Al che il senatore Maurizio Ronconi (presente al colloquio) ha manifestato la propria disponibilità a correre per la fascia tricolore folignate. Bocchino (An) ha condiviso appieno la strategia forzitaliana e, per la corsa in un Comune possibile come Spoleto, ha suggerito l’onorevole Domenico Benedetti Valentini o il consigliere regionale Franco Zaffini. Cutrufo ha ribadito il concetto. Alla delegazione non è rimasto che prender atto dei suggerimenti (leggi «diktat») e ritirarsi chiedendo un paio di giorni di tempo per consultarsi, sollecitare, chiarire. Il trio dei capi nazionali ha concesso una dilazione che, al massimo, potrà protrarsi fino a martedi. Nel contesto del rapido e serrato confronto capitolini è rimbalzato anche il nome del senatore perugino Franco Asciutti (F.I.), già peraltro interpellato (al pari della Modena) senza esiti concreti. Alla luce di questo imprevisto colpo di scena è scattato, per la Casa delle libertà, un frenetico conto alla rovescia: si tratta di decidere presto, bene e…in spirito di obbedienza. Luciano Rossi: «Ci hanno domandato di tornare sulle nostre tesi iniziali. Io, al pari dei miei colleghi, mi ritengo al servizio del partito. Ne parlerò con tutti nelle prossime ore e poi tornerò a Roma con le dovute risposte». Gongola Sandra Monacelli (responsabile dell’Udc): «Solo così possiamo mostrare agli umbri la volontà di fare sul serio». Ed Enrico Sebastiani (capogruppo Udc in Regione) chiosa: « Plaudo al criterio che punta sulle persone più rappresentative ed autorevoli del centro destra. Con candidati di vertice possiamo affrontare la competizione elettorale al massimo delle potenzialità». Uno dei due «nominati» per Spoleto, il consigliere Franco Zaffini, commenta: «Decideremo senza indugi. Sono un uomo di partito e mi ritengo a disposizione del partito. Sono sensibile, come sempre, alla chiamata di chi vuol fare gli interessi di Allenza nazionale e della Casa delle libertà».

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