Bastia

Sagra della Porchetta di Costano numeri record per la cinquantesima edizione

Il presidente Simone Bordichini: “È festa di tutti, non mia”
Oltre 22 mila piatti serviti, centinaia di porchette distribuite e 250 volontari mobilitati per dieci giorni: sono questi i numeri della 5Cinbquantesima Sagra della Porchetta di Costano, evento che ha confermato la sua capacità di attrarre pubblico da tutta l’Umbria e non solo. La manifestazione, simbolo identitario della comunità bastiola, ha celebrato un traguardo storico con un’edizione che il presidente Simone Bordichini, anche a capo del Gruppo Giovanile, definisce «un orgoglio condiviso da tutti».

In una serata conviviale organizzata presso il relais Madonna di Campagna, Bordichini ha voluto ringraziare l’intera squadra che ha reso possibile il successo: «Non è merito mio – ha spiegato – ma delle centinaia di collaboratori che hanno lavorato con passione». La festa, nata come momento di aggregazione popolare, ha confermato la sua natura comunitaria. Giovani e veterani hanno operato fianco a fianco, mantenendo viva una tradizione che, a detta del presidente «non appartiene a un singolo ma a un intero paese».

Guardando al futuro, il comitato pensa già alla 51ª edizione. Bordichini non anticipa dettagli, ma sottolinea la volontà di «alzare l’asticella» con nuovi progetti da condividere con parrocchia e amministrazione comunale. L’ipotesi di una versione invernale, per ora, resta sullo sfondo: «Non è nei programmi immediati – precisa – ma in futuro nulla è escluso».

Tra le priorità c’è anche la questione degli spazi: la necessità di coperture per i concerti e la protezione delle orchestre è un tema aperto. «Prima di ogni ampliamento – aggiunge – si parte dalle fondamenta: passo dopo passo studieremo come garantire un’area più funzionale e sicura». Un’attenzione non solo logistica ma anche culturale, come dimostra il recupero del vecchio mattatoio, aperto in occasione della serata inaugurale e destinato a diventare un futuro Museo della Porchetta. Non soltanto esposizione, ma anche luogo di socialità: «Vogliamo che sia uno spazio vivo durante l’anno – ha chiarito Bordichini – con incontri e attività per tutta la comunità».

Il presidente ribadisce inoltre che la Sagra non si sposterà dal cuore di Costano: «La porchetta è il nostro marchio, un bollino che ci identifica. Rimarrà qui, perché qui è nata e qui deve continuare». Forte anche la dimensione giovanile: i ragazzi del gruppo costituiscono la parte «vibrante e vitale» della macchina organizzativa. Secondo Bordichini, il loro coinvolgimento è essenziale per contrastare l’isolamento generato dai social e ricostruire occasioni di incontro reale.

Dal punto di vista istituzionale, la collaborazione resta trasversale: «Il Gruppo Giovanile non fa politica – sottolinea –. Abbiamo sempre lavorato con ogni amministrazione, al di là delle appartenenze, perché il nostro obiettivo è il bene della comunità».

La 50ª edizione ha avuto ospiti illustri: dai gemelli tedeschi di Hochberg alla presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Sarah Bistocchi, fino all’imprenditore Brunello Cucinelli, accolto con orgoglio dalla comunità. «La sua presenza – osserva Bordichini – è stata un riconoscimento al valore della Sagra e un motivo di grande soddisfazione per tutti noi».

L’edizione del cinquantenario ha segnato dunque un punto di svolta: numeri da record, partecipazione diffusa, nuove prospettive. Ma al centro rimane l’anima popolare, fatta di tavoli condivisi, serate musicali e profumi che richiamano la storia di Costano. «La Sagra – conclude Bordichini – non è solo un evento gastronomico. È il collante che unisce generazioni e che racconta cosa significa sentirsi parte di una comunità».

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