Bastia

Sempre più stranieri

Confronto tra amministratori e volontariato per un’analisi del fenomeno
Tra regolari e non sono circa il 10% della popolazione


BASTIA UMBRA – L’incontro partecipativo sul programma del sindaco che si è svolto nei giorni scorsi tra la giunta al completo e le associazioni territoriali che operano nel settore del volontariato ha riproposto un tema di grande attualità, quello relativo alla presenza degli immigrati sul territorio ed alle esigenze che questo pone in termini di assistenza, di sicurezza e di azioni tese a migliorare i processi di integrazione con la popolazione autoctona.
Il processo immigratorio a Bastia Umbra ha radici lontane. Già negli anni ’50, con la nascita sul territorio delle prime grandi realtà industriali, Bastia Umbra ha richiamato numerosi lavoratori prima impegnati nelle campagne umbre. Solo successivamente, dall’inizio degli anni ’80, comincia anche l’immigrazione da altre zone d’Italia, in particolare dalla Campania, e da paesi esteri. Attualmente, il fenomeno immigratorio ha assunto una notevole rilevanza: sul totale della popolazione residente, circa il 59,1 % è costituito da persone che non sono originarie di Bastia Umbra. Tra questi, cresce la componente degli stranieri. Ufficialmente, gli stranieri residenti regolarmente a Bastia Umbra sono circa 750, con un’incidenza sui residenti italiani del 3,9%; il 55,6% dei residenti stranieri è costituito da donne. A questi occorre aggiungere gli stranieri che lavorano a Bastia Umbra pur risiedendo in altri Comuni, gli irregolari ed i clandestini. La percentuale, dunque, potrebbe salire complessivamente a circa il 10% della popolazione.
Particolarmente interessante, l’analisi relativa alla distribuzione dei residenti stranieri rispetto a quelli italiani suddivisa per quartieri. Da quest’analisi emerge che la distribuzione è piuttosto omogenea, tranne che per il centro storico, che spicca per un 28,6%. Nella zona industriale e a Costano, l’incidenza è quasi doppia di quella che si registra per l’intero comune (rispettivamente del 7,4% e 7,2%); un’incidenza superiore alla media, ma questa volta di poco, si registra anche a Santa Lucia e Bastiola (4,7%). Dati di poco inferiori alla media per Bastia centro (3,7%), Ospedalicchio (3,2%), Campiglione (3,2%); uno scarto più consistente per Villaggio XXV Aprile, con un’incidenza del 2%; seguono, infine, Borgo I Maggio (0,9%), San Lorenzo e Cipresso (0,8%).
Il centro storico registra la più alta incidenza di stranieri. Vi è poi la zona industriale e Costano, con scarsa densità associata a forte incidenza straniera. Cipresso, all’opposto, presenta una bassa densità (294,2) associata alla più bassa incidenza di popolazione straniera (0,8%). San Lorenzo presenta dati analoghi a quelli di Cipresso: bassa densità (321,6) associata a bassa incidenza della popolazione straniera (0,8%). Ma la situazione è diversa, in quanto San Lorenzo rappresenta una delle nuove aree di espansione della città, in cui i complessi edilizi sono attualmente in fase di realizzazione. Borgo I Maggio presenta un’elevata densità abitativa (1944,2), ma una scarsa incidenza della popolazione straniera (0,9%).
Roldano Boccali

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