Bastia

Sorpasso mortale sulla E45

Lutto per la tragica fine del commerciante Roberto Gnavolini nell’incidente in Romagna 
 
 CESENA — Ha tentato il sorpasso in un tratto di E-45 con la circolazione a doppio senso di marcia su una stessa corsia. E’ uscito dalla scia di chi lo precedeva e davanti ha trovato il muso di un camion.
Tragedia sulla superestrada, su un viadotto nei pressi di San Piero in Bagno, ieri mattina poco dopo le dieci, quando la vita di Roberto Gnavolini (nella foto piccola), 54enne residente a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, è stata strappata da uno scontro frontale.
Gnavolini era a bordo di una Fiat Tempra: la circolazione era rallentata da una serie di lavori sulla carreggiata sud che costringono il traffico diretto verso Roma a transitare sulla corsia a fianco di chi proviene dalla direzione opposta.
Il disagio è previsto tra San Piero in Bagno e Quarto e le corsie sono separate da una fila di deflattori di gomma. Da una prima ricostruzione, pare che Gnavolini (che era da solo in auto) abbia tentato un sorpasso senza accorgersi dell’arrivo di un autotreno lungo l’altro senso di marcia.
Sull’asfalto sono rimasti impressi i segni di una lunga frenata, forse il disperato tentativo di evitare la tragedia e di rientrare nella propria corsia. Purtroppo però il conducente della Tempra è deceduto sul colpo.
E’ invece rimasto illeso il camionista bresciano alla guida dell’altro mezzo. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco di San Piero in Bagno e di Cesena, i sanitari del 118 e gli agenti della polizia stradale di San Piero in Bagno, che si è occupata dei rilievi.
I mezzi che si trovavano nei pressi del viadotto sono rimasti bloccati per circa tre ore, il tempo durante il quale l’E-45 è rimasta chiusa nel tratto compreso tra San Piero in Bagno e Quarto.
A presidiare i varchi c’erano uomini dell’Anas, della polizia stradale e dei carabinieri. Il traffico è così stato dirottato sulla provinciale: anche qui si sono formati incolonnamenti dovuti alla difficoltà di circolazione causata dal ghiaccio sull’asfalto e dalle dimensioni ridotte della carreggiata. 


Azienda a Bastia, casa a Capodacqua E uno dei figli in forza alla C/1 di basket 
 
ASSISI — La notizia della morte di Roberto Gnavolini si è rapidamente diffusa in tutto il comprensorio bastiolo – assisano, suscitando profonda emozione; a Bastia aveva infatti la sua attività, a Capodacqua di Assisi la residenza. Era soprattutto piuttosto conosciuto come imprenditore nel settore alimentare; in particolare in quello della commercializzazione dell’olio d’oliva, con l’azienda nella zona di santa Lucia, a Bastia. Roberto Gnavolini seguiva anche l’attività sportiva dei figli, Gianmichele e Leonardo, appassionati di basket; il secondo, il più giovane, è in forza alla 2 T Assisi, formazione di serie C/1, dove la notizia ha destato emozione e sconforto, con il club che si è stretto intorno alla famiglia. L’imprenditore era sposato con la signora Maria, infermiera all’ospedale di Assisi. 

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