Bastia

Sottopasso, soldi dimenticati nel cassetto

Bastia: ci sono 4,5 milioni di euro, ma nonostante l’intesa tra Rfi, Regione e Comune l’opera non è stata realizzata
L’accordo è del 2004, ma vanno avanti solo i disagi legati alla nuova gestione del passaggio a livello sulla “147”

IL CASO
BASTIA UMBRA Dalla vigilia di Natale il passaggio a livello tra Ospedalicchio e Bastiola non è più a chiusura automatica. Prima le sbarre si abbassavano circa 45 secondi prima che il treno
passasse. L’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ritiene questo tipo di passaggi a livello non sicuri, per cui ora l’abbassamento delle sbarre viene regolato direttamente dalle vicine stazioni di Bastia Umbra e Ponte San Giovanni.

L’ATTESA
Questo ha fatto allungare inevitabilmente i tempi di attesa delle auto in sosta. La soluzione si chiama sottopasso, ma non sembra alle viste. Nel 2004 è stata stipulata una convenzione tra Rfi, Regione e Comune di Bastia per l’eliminazione, tra gli altri, del passaggio a livello lungo la strada regionale 147. Da allora la Regione, che si è impegnata a realizzare l’opera attraverso la Provincia, pur in presenza di fondi a disposizione non ha redatto un progetto. Il rischio è che i 4,5 milioni di euro stanziati dalla Protezione civile per la progettazione e la realizzazione della viabilità della zona vadano persi.

GLI SCENARI
Per scongiurare questo scenario i gruppi della maggioranza che governa il Comune di Bastia, su impulso di Forza Italia hanno depositato nei giorni scorsi, una mozione che sollecita la Regione dell’Umbria e la Provincia di Perugia al rispetto degli impegni assunti con la convenzione relativa al programma di eliminazione del passaggio a livello nel territorio comunale. La questione sarà anche posta all’attenzione del consiglio regionale attraverso un’interpellanza che sarà presentata dal gruppo regionale di Forza Italia per fare chiarezza sui motivi del ritardo. La giusta soluzione per le forze di centrodestra di Bastia è proseguire rapidamente sul progetto originario in linea con le previsione del Prg e con il piano regionale dei trasporti cogliendo al volo la disponibilità di Rfi a realizzare il progetto ed eseguire l’opera. «La Regione – spiegano – che sottoscrisse allora l’obbligo di realizzare la viabilità ha i fondi a disposizione da tantissimi anni, e se perderà il finanziamento per la sua inerzia dovrà necessariamente far fronte con fondi propri per rispettare quanto ribadito nel Piano regionale dei trasporti approvato nel 2015.

Ognuno si assuma dunque le proprie responsabilità. Certo è che se si fosse colta al volo la disponibilità di Rfi a progettare e realizzare direttamente l’opera prevista dal Prg, considerato che i soldi sono a disposizione da oltre 15 anni, il primo stralcio con il superamento della ferrovia con un sottopasso, sarebbe già da tempo realtà».

Massimiliano Camilletti

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