Viabilità in tilt anche sulle vie secondarie Verso proteste clamorose
Lombardi «L’Anas deve terminare l’intervento Troppi disagi»
Lavori a rilento sulla superstrada a Ospedalicchio
di Massimo Stangoni
BASTIA –— Non bastano quattro anni per realizzare uno svincolo e questo già è un guaio. Ma il problema vero, che ogni giorno esaspera migliaia di automobilisti e crea il caos nella viabilità locale, è il fatto che per quasi tre chilometri, tra Ospedalicchio e Bastia, la strada a quattro corsie SS 75 Centrale Umbra sia ormai ridotta ad un viottolo.
A fatica passano i veicoli pesanti, mentre le auto devono affrontare code interminabili per attraversare questo tratto dove il cantiere è aperto da oltre un anno. I lavori per realizzare la viabilità di raccordo al nuovo svincolo sono iniziati nel 2002 e sono ancora incompleti.
La situazione, già pesante nei mesi estivi, dall’inizio di settembre è diventata caotica. In questo ultimo tratto della SS 75, che si immette all’altezza di Collestrada sulla E 45, si convoglia il traffico della piana umbra da Spoleto a Bastia. I lavori per la costruzione di metà della carreggiata, che già a luglio sembravano completati, vengono portati avanti con eviente lentezza e con effetti devastanti sulla viabilità locale.
«Ho avuto diversi contatti — ha dichiarato il sindaco di Bastia, Francesco Lombardi — sia con i responsabili del compartimento Anas di Perugia, sia con i vertici nazionali. Tutti mi hanno assicurato che i lavori verranno accelerati. Addirittura mi è stato detto che la strada sarà completamente riaperta entro l’anno, ma devo constatare che da mesi non si fa un passo avanti. Se alle parole dei responsabili Anas non seguiranno fatti concreti, non escludo – ha concluso il sindaco – iniziative eclatanti e clamorose in difesa degli interessi dei cittadini».
Per evitare le code della superstrada molti automobilisti, non solo residenti nella zona, escono dalla SS 75 per utilizzare la viabilità comunale. La conseguenza è che via Madonna di Campagna, una strada attrezzata per sopportare il traffico interno, si è trasformata in un’arteria di grande viabilità con rischi notevoli per la sicurezza anche per i residenti.
Analoga la situazione a nord della superstrada, dove a soffrire di più sono via Bartolo e Bastiola, già intasate dal normale traffico interno.
«Il guaio è che tocca a noi amministratori locali — ha sottolineato ancora Lombardi — rispondere alle lamentele e alle richieste, peraltro legittime dei cittadini, mentre chi ha la responsabilità dei lavori, Anas e ditte appaltatrici, si limitano a cortesi promesse, senza far seguire azioni concrete».
Sembra che in questi mesi siano intervenuti problemi di gestione dei lavori e di finanziamenti tra la ditta aggiudicataria e quelle subappaltatrici nei confronti dell’Anas.
Problemi seri e comprensibili che, però, non giustificano i ritardi che ormai hanno un prezzo insopportabile sia per i residenti, sia per i numerosi automobilisti che si trovano a dover attraversare quel tratto della superstrada. Dove si convoglia gran parte del traffico diretto a Perugia.
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