Bastia, il comitato accelera per la tutela dei cittadini sanzionati Il Comune annulla i verbali: agli automobilisti 43 euro da restituire

LA BATTAGLIA

BASTIA UMBRA Il comitato “SÌ rotatoria – No T-Red” accelera nella battaglia per tutelare i cittadini multati dal semaforo automatico all’incrocio di San Lorenzo. Dopo l’assemblea del 2 luglio, il comitato ha avviato la raccolta delle adesioni per un’istanza cumulativa di annullamento in autotutela dei verbali notificati ai sensi dell’art. 126 del Codice della Strada – la cosiddetta sanzione accessoria da circa 300 euro, inflitta a chi ha pagato la multa ma non ha comunicato i dati del conducente entro i termini. Il primo risultato concreto è già arrivato: per quanto riguarda i ricorsi presentati contro i verbali principali, il Comune ha deciso di procedere in autotutela, annullando le sanzioni e predisponendo i rimborsi di quanto versato (pari a 43 euro per ciascuna multa). Si tratta di un passo importante, che apre la strada a una possibile restituzione generalizzata per centinaia di automobilisti coinvolti. La decisione dell’amministrazione è arrivata dopo che il giudice di pace ha accolto 8 dei 146 ricorsi, riconoscendo la fondatezza della contestazione: mancava una delibera di giunta per l’installazione del sistema di rilevazione automatica. Una semplice determina dirigenziale, come sostenuto inizialmente dal Comune, non era sufficiente. Sulla base di questo vizio procedurale, il Comune ha avviato l’annullamento in autotutela di 138 verbali, impegnandosi anche a rimborsare 40 euro di spese per ogni ricorso accolto. Tuttavia, la questione delle sanzioni accessorie ex art. 126 del codice della strada è ancora aperta. «Sono già 40 i ricorsi depositati – ha dichiarato l’avvocato Katiuscia Malfetta, portavoce del comitato – ma molti altri stanno per scadere. Per questo, intendiamo presentare un’istanza collettiva al sindaco Erigo Pecci per chiedere l’annullamento in autotutela anche di questi verbali, evitando il deposito di centinaia di ricorsi individuali». Se accolta, la richiesta alleggerirebbe il lavoro della prefettura e semplificherebbe la risoluzione per tutti i cittadini coinvolti. Il comitato ha anche attivato un numero whatsapp (320 450 9840) a cui i cittadini possono scrivere per aderire all’iniziativa, ricevere aggiornamenti e lasciare i propri dati. Il termine per presentare ricorso è di 60 giorni dalla notifica del verbale, ma l’obiettivo è ottenere una soluzione amministrativa prima di quella scadenza. «Chiederemo anche che non vengano decurtati i punti patente a nessuno, nemmeno a chi ha già pagato e poi comunicato i dati del conducente – ha aggiunto Paola Mela, altra portavoce del comitato –. Vogliamo ridurre il danno per tutti coloro che hanno subito una sanzione su presupposti rivelatisi infondati ». Il semaforo T-Red, al centro della controversia, rimane in funzione ma non rileva più le infrazioni: serve solo per il monitoraggio dell’incrocio.
A seguito delle richieste del comitato e delle criticità emerse, il Comune ha infatti confermato che verrà realizzata una rotatoria, come chiesto da tempo dai cittadini. L’azione collettiva e la vigilanza civica stanno portando dunque a risultati concreti: archiviazione dei verbali, rimborsi ai cittadini e un nuovo progetto viario che punta alla sicurezza stradale. Il comitato ribadisce il suo impegno e invita i cittadini a diffondere le informazioni e unirsi all’istanza collettiva. «Il nostro lavoro è volontario – spiegano – ma può fare la differenza. Non ci fermeremo finché tutti i cittadini non avranno ottenuto giustizia».
Massimiliano Camilletti

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