Bastia

Teneva un clandestino in cantiere

Bastia Umbra Il controllo effettuato dai carabinieri coordinati dal tenente Rosa e dai tecnici Asl


Denunciato l’imprenditore mentre l’operaio è stato espulso


BASTIA UMBRA – I carabinieri hanno denunciato un imprenditore edile di 41 anni, A.B., nato a Napoli ma residente a Perugia, per aver fatto lavorare in nero in un cantiere di Bastia Umbra un operaio clandestino arrivato dall’est Europa. Il controllo dei carabinieri della stazione di Bastia Umbra e della Compagnia di Assisi coordinati dal tenente Florindo Rosa, è scattata congiuntamente a quella dei tecnici del servizio Sipavel della Asl. Alla verifica delle posizioni dei lavoratori impegnati nel cantiere a due passi dal centro di Bastia Umbra, carabinieri e tecnici hanno scoperto che l’extracomunitario, un uomo di 39 anni, sta-va lavorando in nero ed era entrato in Italia da clandestino. Mentre il lavoratore è stato accompagnato in Questura per essere espulso, l’imprenditore è stato denunciato alla procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di aver sfruttato il lavoro di cittadini stranieri presenti in Italia in condizioni di illegalità. Un fenomeno al cui contrasto stanno lavorando con particolare attenzione proprio gli uomini della Compagnia di Assisi che nel territorio di competenza hanno dato il via ad una serie di controlli per verificare l’eventuale presenza di lavoratori non in regola sia dal punto di vista contrattuale sia sul fronte della clandestinità. Un fenomeno, quello della presenza di irregolari nei cantieri, difficile da tenere sotto controllo non soltanto per la vastità del territorio interessato, ma anche per la grande presenza di cantieri legati alla ricostruzione post terremoto.
Il fatto che nel cantiere di Bastia Umbra stesse lavorando in nero un clandestino porta ad un logico approfondimento del caso e dell’indagine. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare come il clandestino sia stato “arruolato” nel cantiere e se si tratti di un caso isolato oppure ci sia una sorta di mercato delle braccia che smista lavoratori fantasma in zone dove il mercato dell’edilizia è particolarmente attivo e in zone dove la presenza di extracomunitari che arrivano dall’est europeo (gli ultimi casi legati a rapine e spaccio di banconote false ne sono un esempio) è particolarmente forte e può dare punti di appoggio a chi gestisce situazioni illegali.
Rosita Brufani

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