Bastia

Ultras colpito da una pietra Obbligo di dimora al tifoso

SCONTRI DOPO BASTIA-FOLIGNO, DECIDE IL RIESAME

PERUGIA —OBBLIGO di dimora e non più arresti domiciliari per il tifoso accusato di tentato omicidio per aver colpito alla testa con una pietra (uno degli oggetti compatibili con le ferite secondo la consulenza medico-legale Massimo Lancia ndr) Massimiliano Antonelli ( nel dopogara di Bastia-Foligno (campionato di Serie D). A deciderlo il tribunale del Riesame di Perugia (Cenci, D’Andria, Cataldo) che ieri mattina ha depositato il provvedimento e ha pazialmente accolto la richiesta degli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti.
Il 27enne era l’unico finito in cella (altri 4 ai domiciliari) in esecuzione delle misure chieste dal pm Gemma Miliani, all’esito delle indagini di Digos e commissariato di Assisi sul grave ferimento dell’ultrà, rimasto in bilico tra la vita e la morte per 20 giorni.
DOPO gli interrogatori di garanzia il giudice Lidia Brutti aveva concesso i domiciliari al presunto esecutore materiale e l’obbligo di dimora agli altri accusati invece di lesioni. Ora la nuova decisione.
Il tribunale ha depositato solo il dispositivo della decisione. Dalle motivazioni — che saranno rese note nei prossimi giorni — sarà possibile capire se i giudici hanno derubricato il reato oppure se ritengono scemate le esigenze cautelari. Gli arresti erano avvenuti a metà luglio mentre gli scontri il 6 aprile dietro lo stadio comunale.
Soddisfazione è stata espressa da parte dei legali dell’ultrà.
Eri.P.

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