Bastia

Umbriafiere, il piano dei lavori per far crescere il polo di Bastia Un investimento da 4,5 milioni

LA SFIDA
BASTIA UMBRA Si apre una nuova fase per Umbriafiere, il principale centro fieristico dell’Umbria, destinato a diventare un polo strategico per l’intero Centro Italia. Un intervento ambizioso di ammodernamento e rigenerazione funzionale proietterà il quartiere fieristico nella contemporaneità, con ricadute positive sul tessuto economico locale e regionale. A guidare questa trasformazione, il nuovo consiglio di amministrazione, insediatosi lo scorso 26 giugno e presieduto da Antonio Forini, affiancato da Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, e dalla consigliera Donatella Porzi. Il piano di rilancio si fonda su investimenti straordinari, in particolare un finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro destinato alla ristrutturazione dell’immobile, cui si aggiungeranno ulteriori risorse proprie della società Umbriafiere Spa, interamente pubblica. Obiettivo dichiarato: trasformare l’area in n’infrastruttura moderna, sostenibile e capace di offrire servizi adeguati alle nuove esigenze degli operatori economici, in sinergia con il Comune di Bastia Umbra, proprietario della struttura. l presidente Forini ha ribadito l’importanza dell’ottimizzazione delle spese energetiche, uno degli assi portanti dell’intervento: «Porterà benefici diretti sia per Umbriafiere che per l’amministrazione comunale, riducendo i costi di gestione e aumentando l’attrattività del polo fieristico». Il nuovo assetto dovrà infatti rispondere alla domanda di spazi multifunzionali, accoglienti e tecnologicamente attrezzati, in grado di ospitare eventi fieristici, congressi, esposizioni e manifestazioni a carattere nazionale e internazionale. La riprogettazione funzionale, ha spiegato Forini, non sarà solo un aggiornamento architettonico, ma un cambio di paradigma nella gestione delle attività fieristiche. «Umbriafiere dovrà diventare un hub operativo per l’intero sistema economico regionale, non solo un contenitore di eventi, ma un vero partner per la crescita del territorio». In questo senso, il nuovo consiglio d’amministrazione ha già avviato un dialogo con le principali organizzazioni economiche e istituzionali dell’Umbria, con l’obiettivo di integrare la progettazione con le esigenze del tessuto produttivo. La trasformazione del centro fieristico, infatti, rappresenta un volano per numerosi settori: turismo, agricoltura, artigianato, innovazione tecnologica e servizi. Il potenziamento di Umbriafiere mira ad ottenere anche un effetto trainante sull’occupazione, con nuove opportunità di lavoro sia nella fase di realizzazione degli interventi sia nella gestione e nell’organizzazione degli eventi futuri. L’esperienza positiva di Agriumbria, mostra mercato nazionale di riferimento per il settore agricolo, è un esempio delle potenzialità di sviluppo offerte dal quartiere espositivo. Il nuovo corso punta dunque su una visione a lungo termine, incentrata su sostenibilità, innovazione e competitività. In un momento storico in cui la ripartenza economica richiede strumenti agili e infrastrutture efficienti, l’ammodernamento di Umbriafiere si propone come uno degli investimenti pubblici più significativi per rilanciare l’Umbria e rafforzare il suo ruolo nel panorama fieristico nazionale.
Massimiliano Camilletti

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