Bastia

«Un rilancio in grande stile»


Il presidente di Confcommercio chiede per la città impegni seri e concreti


Caccinelli: va qualficata l’offerta commerciale


BASTIA UMBRA – La festa dei 40 anni della Confcommercio di Bastia Umbra è stata anche occasione per sentire dalla viva voce dei candidati a sindaco progetti e programmi più o meno ambiziosi, più o meno realizzabili. Solo propaganda elettorale? Si vedrà. Il presidente della locale Confcommercio, Marco Caccinelli, pressa continuamente i quattro candidati e chiede loro un impegno serio, concreto, per rilanciare “in grande stile” l’attività commerciale di una città che basa la sua economia proprio sul commercio. “Bastia città mercato” – come recita il marchio coniato dalla stessa Confcommercio. Ma è richiesta anche e soprattutto una maggiore qualificazione dei servizi commerciali. Un rilancio che dovrebbe passare, per esempio, attraverso un piano per il recupero dell’ex Mattatoio e dell’ex tabacchificio Giontella. “Sono interventi – afferma Caccinelli – che invochiamo da tempo, ma che ancora stiamo aspettando”.
I candidati a sindaco hanno illustrato le loro proposte? “‘Tutti – risponde il presidente della Confcommercio – hanno esposto progetti più o meno condivisibili. Non accettiamo, per esempio, l’ipotesi di un polo commerciale di forte impatto nell’area ex Giontella. Pensiamo quest’area come a un’oasi in prossimità del centro della città, dove installare anche un polo scolastico, un polo culturale, un polo della salute e una residenza per anziani”.
Qual’è, secondo lei, l’ideale asse commerciale da sviluppare? “Senza dubbio quello che parte dal quartiere denominato Bastia 2 e che arriva in pieno centro storico cittadino, passando per l’area ex mattatoio che dovrebbe essere pienamente recuperata. Oggi l’ex mattatoio è una specie di barriera architettonica. Il progetto per un ideale itinerario commerciale si completerebbe magari con la realizzazione di un parcheggio multipiano in piazza Togliatti”. Il centro storico come terminale di questo asse commerciale. Ma occorre valorizzarlo. “Esatto – sottolinea Caccinelli – e per questo motivo abbiamo dato delle indicazioni. E’ necessario, per esempio, recuperare le case dei vicoli a fini abitativi utilizzando i garage e le cantine per attività artigianali e commerciali di nicchia, con pubblici esercizi specializzati per una ristorazione veloce. Piazza con tanti negozi particolari e senza banche, che potrebbero trovare posto invece in via Roma. Naturalmente molto curato dovrebbe essere tutto l’arredo urbano di una città sempre più proiettata nel futuro”.

Roldano Boccali

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