Bastia

Videosorveglianza, nodo da sciogliere I cittadini aspettano maggior sicurezza

BASTIA UMBRA LA GIUNTA & IL PROBLEMA

BASTIA UMBRA – AMMINISTRAZIONE comunale nuova e problemi vecchi, un problema ricorrente. Certamente non una sorpresa per la Giunta del sindaco Paola Lungarotti, primo cittadino con la coalizione di centrodestra da poco più di un mese conquistando consensi con lo slogan innovazione nella continuità. E’ infatti l’erede del sindaco Ansideri e come è stato per lui negli ultimi dieci anni è sostenuta da partiti e liste di centrodestra, ma non dalla Lega. Ora, dovrà dare risposte concrete su un problema aperto da oltre due anni come la videosorveglianza. Nel 2017 l’assessore alla sicurezza Catia Degli Esposti, che poi ha lasciato la maggioranza per guidare la coalizione della Lega, ha avviato l’attuazione di un progetto di videosorveglianza piuttosto ambizioso con 50 telecamere distribuite nei punti nevralgici del territorio comunale. Detto e fatto. SE SI GUARDANO i principiali accessi alla città sono presenti ovunque telecamere ‘occhiute’. Installate in pochi mesi hanno richiesto oltre un anno per la messa a punto per arrivare a funzionare nel 2018, ma come? Registrano immagini, ma sembra senza una sala operativa efficiente e un collegamento automatico con i comandi territoriali di polizia e carabinieri. Come stanno le cose, in che modo e quando le telecamere saranno operative? Il nuovo assessore Valeria Morettini ha preso le deleghe da pochi giorni e tra i primi ed urgenti adempimenti non potrà mancare la videosorveglianza. m.s.

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