Bastia

Virtus Bastia, piedi a terra

Divisione regionale 1 L’ex ala forte della Valdiceppo: “Sono un leader, ora capiamo chi siamo”

Un’ottima partenza “Oltre le mie aspettative Tante le difficoltà incontrate”

Classe 1991 “Lancio il guanto di sfida a un amico come Meccoli del Cannara”

di Gabriele Ripandelli

La Virtus Bastia si sta confermando outsider del campionato di Divisione regionale 1. Ha collezionato quattro punti nelle prime due partite e potenzialmente, con la partita da recuperare, sta tenendo il passo della sola Nestor che va affrontata domenica. Faro dei bastioli è Matteo Orlandi, ala forte classe 1991 che ha scelto di scendere di categoria dopo una lunga carriera tra serie B e C alla Valdiceppo. – Perché ha preso questa decisione? Era un pensiero che avevo già negli ultimi anni. Col salto di categoria l’impegno diventava eccessivo soprattutto per gli impegni familiari. Bastia mi aveva già cercato lo scorso anno e in estate abbiamo subito trovato l’intesa. Voglio continuare a mettere a disposizione della squadra la mia voglia di impegnarmi e di vincere: in tutta la mia carriera ho saltato pochi allenamenti e continuerò a dare il massimo. Con coach Calisti vogliamo alzare il livello e portare una nuova mentalità.
Si aspettava un avvio così positivo? E’ stata una partenza oltre le mie aspettative. Abbiamo avuto difficoltà oggettive nel precampionato legate al palazzetto. Manca il fondo e di fatto ci alleniamo sul cemento, mentre giochiamo a Cannara. La squadra ha molti elementi nuovi ma ha cominciato bene. Credo che dobbiamo ancora migliorare, conoscendoci meglio. Il coach l’ho avuto già alle giovanili a Perugia: mette tutti in condizione di dare il massimo e ci fa sentire importanti. – Cosa porta in dote Orlandi alla squadra? Non sono un giocatore che spicca, che sposta gli equilibri. Sono però un buon tiratore e mi reputo un leader. Credo di essere un normalizzatore, fondamentale nella gestione delle partite. So cosa fare e cosa evitare in base ai momenti di gioco. Ma ricordiamoci che un singolo non vince mai da solo. Dietro c è sempre una squadra che lo supporta. – Potete vincere il campionato ? E’ un campionato strano con alcune squadre favorite ma il campo spesso dice il contrario. Noi dobbiamo renderci conto di quello che possiamo fare e avere i piedi ben saldi per terra. I sogni non si realizzano da soli. Molto dipende anche da quanto possiamo migliorare. Le più attrezzate sono Marsciano, Cannara, Umbertide e Gubbio. Noi vogliamo entrare a fare parte di questo gruppo. Lancio la sfida a Meccoli del Cannara, un amico con cui ho giocato tanti anni insieme. – Cosa si aspetta dalla sfida con Marsciano? Sono i favoriti per vincere il campionato. Ci permetterà di capire a che livello siamo. Sarà dura ma siamo pronti a dare battaglia.- La Valdiceppo la segue ancora ? Spesso sono a Ponte a vedere le partite. Con loro c’è un legame importante, considerate che Casuscelli è mio testimone di nozze. Stanno dimostrando di potere stare in B e stanno portando in alto l’Umbria.

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