Bastia

Voto di maggioranza, con imbarazzo

Approvata la variante al Prg per gli insediamenti zootecnici, ma sarebbe bastato il regolamento igiene e sanità 
 
 BASTIA — La volontà di bloccare lo sviluppo di allevamenti zootecnici sul territorio comunale è unanime tra le forze politiche che, però, si differenziano sulle modalità per raggiungere l’obiettivo comune. Il Consiglio comunale ha deciso a maggioranza (contrari Bagnetti e Monacchia, astenuti Masci, Livieri, Aristei e Brozzetti) l’approvazione di una variante alle norme tecniche del Prg che stabilisce in maniera inequivocabile il blocco delle stalle. Non solo, d’ora in avanti, sono vietati ampliamenti di quelle esistenti e, nel caso di eventuali ristrutturazioni, sono previsti nuovi oneri a carico dell’azienda. Il Regolamento, fortemente voluto dai Ds, è in dirittura d’arrivo tra polemiche e contrapposizioni anche dentro la maggioranza. Perplessità aveva espresso le scorse settimane lo stesso assessore all’Urbanistica Clara Silvestri, che più volte ha invitato la coalizione e la giunta a non irrigidire le regole che potrebbero creare ulteriori problemi a tutti, non solo ai diretti interessati. Contro il nuovo testo è intervenuto il consigliere di F.I. Antonio Bagnetti rilevando che non si giustifica tanta fretta nell’introdurre misure restrittive che sono già previste nei regolamenti comunali, anche se in parte inattuati. «In particolare, il Regolamento comunale di igiene e sanità e quello degli scarichi impediscono — ha sottolineato Bagnetti — la costruzione di nuove stalle. Soprattutto in seguito agli aggiornamenti stabiliti nel ’99, quando l’amministrazione concordò con l’Asl le distanze minime dagli agglomerati urbani in almeno un chilometro, di fatto impedendo nuovi insediamenti zootecnici per l’impossibilità di applicare tale prescrizione nel territorio». Il consigliere di F.I. ha inoltre lamentato che la materia sia ora regolamentata con tre provvedimenti distinti in possibile contraddizione tra loro, mentre sarebbe stato auspicabile che venissero messi a confronto con i tecnici dell’Asl e dell’Arpa ed anche con gli allevatori.
m.s.

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