ceccarelliCristina e Gian Paolo sono fondamentali. Il futuro? Intanto vinciamo il campionato!

“Ogni cosa ha bisogno di tempo. Se continuerai a fare sforzi coraggiosi giorno dopo giorno, alla fine acquisterai fiducia”. (Daisaku Ikeda)

Direttamente dal Settore Giovanile della School Volley (dove ha disputato un campionato di serie D), Lucrezia Ceccarelli ha solo 17 anni, ma ha già fatto parlare di sé con un fantastico girone di ritorno da titolare… senza paura, al fianco delle “grandi”. Dopo gli inizi tra le fila della Sirio Perugia, la centrale è diventata una colonna portante del vivaio School Volley, ed oggi, oltre all’impegno in under 18 con Marsciano, anche del sestetto di B2 di coach Sperandio.

17 anni, ma già titolare in B2 con la squadra prima in classifica. Te lo aspettavi ad inizio stagione?
No, non me l’aspettavo. Ero già felice all’inzio del campionato, quando Gian Paolo [l’allenatore, Sperandio, ndg] mi faceva giocare qualche spezzone. Da metà anno ho iniziato a giocare titolare, Gian Paolo mi ha dato fiducia e ne sono davvero contentissima.

Accanto a te ci sono tante giocatrici esperte, con curriculum da fare invidia. Com’è il rapporto con loro?
Il rapporto è bellissimo, in campo ma anche dentro gli spogliatoi. Loro mi aiutano sempre. Inoltre è molto emozionante: le vedevo giocare anni fa, soprattutto Silvia [Tosti], e dicevo… magari un giorno potrò giocare vicino a lei. Ce l’ho fatta.

Da chi hai imparato di più?
Sicuramente da Cristina [Cruciani], anche perchè è una fortissima centrale. Mi dà sempre consigli su muro e attacco, anche mentre giochiamo: mi ha aiutato tanto!

E per quanto riguarda, invece, gli allenatori?
Già li conoscevo entrambi, sono bravissimi. Fabrizio è stato spesso mio avversario con le giovanili. Gian Paolo mi ha aiutato molto, tecnicamente e mentalmente. Sono molto contenta di essere allenata da loro.

Il tuo ricordo più bello?
La selezione regionale [cqr], due estati fa

Il più brutto?
La sconfitta in finale con l’under 16 l’ anno scorso, contro San Mariano.

Indossi la maglia numero 13, ha un significato particolare?
Ce l’ho da sempre, è stato un caso, ed ora mi ci sono affezionata. Per fortuna quest’anno era libero.

Scaramantica, anche tu?
Mi hanno contagiata. Gioco sempre con la treccia, con lo stesso intimo e con gli elastici verdi… altrimenti Silvia ci uccide [ride].

E’ più l’entusiasmo di giocare partite importanti o la paura di sbagliare?
Maggiore è di sicuro l’emozione, anche se l’ansia c’è sempre. Gian Paolo cerca di darmi fiducia, e io faccio di tutto per ripagarla.

Qual è il segreto per imporsi già a 17 anni?
In realtà non lo so: cerco sempre di dare il massimo e di fare tutto quello che posso. Do sempre il meglio, anche in allenamento, con costanza. Credo che Gian Paolo si sia reso conto di questo. Non c’è un segreto.

Ambizioni / sogni futuri?
Il sogno è la massima categoria, ma intanto spero di vincere il campionato… poi si vedrà!

Cosa pensi di aver dato a questa squadra?
Penso di aver dato la capacità di saper gestire una partita importante, nonostante la poca esperienza. Non mollo mai, sono sempre presente.

Cosa pensi di poter dare ancora?
Sicuramente devo migliorare a muro, è il fondamentale dove riesco di meno. Penso, e spero, comunque, di poter dare ancora molto. Intanto raggiungere il nostro obbiettivo.

Che sensazione fa trovarsi prime in classifica, a questo punto?
Sapevo dall’inizio che eravamo un grande gruppo, ma non me lo aspettavo. E’ bello, è emozionante. Soprattutto dopo la vittoria di Forlì. Ma ora arrivano partite molto complesse contro squadre che devono salvarsi o conquistare i play-off, perciò dobbiamo rimanere sul pezzo.

Cosa serve ora per rimanere in vetta e vincere?
Serve tanta testa, tanto cuore e non mollare mai: dobbiamo mantenere la nostra mentalità, quella di sempre!

Dovessi portare con te qualcuno/a in una prossima esperienza, chi porteresti?
Cristina e Gian Paolo. Cristina perchè mi ha aiutato tantissimo e Gian Paolo perchè è un grande allenatore, spero di averlo ancora come coach nei prossimi anni. Ah, e la mia amica Alice [Mancinelli]… [ride]

Silvia nella sua intervista ha detto che tu e Alice siete le più “casinare”, confermi?
[ride] Direi di sì, cioè… non siamo le più casinare, ma ci facciamo prendere dall’euforia. Cantiamo, “rappiamo” sotto la doccia: insomma, ci divertiamo!

Ed ora, i consueti saluti finali…
…manda un tweet a coach Sperandio…
Grazie per avermi fatto crescere tanto, soprattutto a livello mentale.

…uno ad una tua compagna…
Ad Alice: insegnami a cantare come solo tu sai fare!
E alla Luli: torneremo a vincere il due contro due!

…ed uno… a Lucrezia!
Cerca sempre di dare il massimo, non ti abbattere per gli errori. Non mollare MAI!

Alberto Marino,
addetto stampa School Volley Bastia

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