L’azienda in crisi era stata rilevata dai dipendenti e trasformata in cooperativa: oggi si raccolgono i frutti di una scelta coraggiosa

BASTIA UMBRA Un’azienda in crisi, i dipendenti che non mollano, si costituiscono in cooperativa, la salvano. E ora, a dieci mesi di distanza, raccolgono i frutti del lavoro fatto per le ex Officine Franchi, ora “Carpenterie metalliche umbre”. Dalla partenza ufficiale della produzione, avvenuta all’inizio dello scorso febbraio, si è registrata una costante crescita del numero degli addetti che si sono affiancati ai 9 soci costitutori della cooperativa, fino a superare le 16 unità che in questi gironi si sono alternate freneticamente su turni continuativi, 24 ore su 24 anche a Ferragosto, per consentire alla cooperativa di consegnare nei tempi contrattuali una importante opera ferroviaria. Grande soddisfazione viene espressa da Confcooperative Umbria che ha seguito tutta la vicenda. Sui passi fatti in avanti da quello che era stato definito il “miracolo di Natale” ad oggi è l’ingegnere Paolo Rossi Rossini, presidente della cooperativa “Carpenterie Metalliche Umbre” a raccontare che “abbiamo attraversato mesi difficili e stressanti, che hanno visto l’apice ad agosto quando nello stabilimento di Bastia Umbra hanno ruotato 35 operai specializzati, necessari per realizzare due ponti ferroviari di ben 21 metri e 240 tonnellate”. La situazione sembra, dunque, volgere al meglio anche se alla soddisfazione della consegna dei lavori si sta aggiungendo una grande preoccupazione: il capannone dove da quasi 100 anni si svolge la produzione di carpenteria pesante è infatti collocato in un’area del Comune di Bastia Umbra oggetto di una procedura del Tribunale di Perugia. Con il giudice, i commissari delegati ed i liquidatori, si sta cercando di condividere una soluzione tale da consentire alla cooperativa di non arrestare la produzione in questa fase espansiva e generativa di occupazione.

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