Intanto a Ospedalicchio l’Anpi dice: «Giù le mani da piazza Bruno Bozzi»

BASTIA UMBRA Nel giorno del Ricordo, le Foibe e l’Esodo giuliano-dalmata degli italiani (1943-1945 Seconda Guerra Mondiale) sono state commemorate con l’intitolazione a via della Vittime delle Foibe di una strada a Villaggio XXV Aprile. L’intitolazione è stata preceduta giovedì scorso da un incontro all’Auditorium S. Angelo XXV sul libro di Giuseppina Mellace «Foibe: racconti di donne dimenticate». Così articolata la commemorazione ha registrato una vasta partecipazione; l’altro ieri a XXV Aprile oltre ai rappresentanti istituzionali erano presenti le scuole primarie del quartiere e della Direzione didattica. Il sindaco Paola Lungarotti, accompagnata dalla Giunta, ha sottolineato il profondo significato del Ricordo delle foibe che non va disperso per mantenere invece sempre vivi gli ammonimenti della storia che negli anni Quaranta ha imposto un altissimo prezzo in sofferenze e vite umane. Per le Foibe è stata scelta la nuova strada nel quartiere XXV Aprile tra la Casa di Jonathan e la scuola primaria realizzata nel 2019. L’intitolazione di vie e piazze è tema caldo in questi giorni, in particolare a Ospedalicchio dove alcuni residenti hanno manifestato l’intenzione di sostituire piazza Bruno Buozzi con piazza dello Spedalicchio, richiamandosi a motivazioni di storia locale. Contro questa ipotesi è intervenuta l’Anpi, della Valle Umbra Nord, affermando che il nome del sindacalista Buozzi, trucidato dai nazisti a Roma nel 1944, è esempio da ricordare specie per i giovani.

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