«Più servizi e nuove forme di comunicazione, vogliamo accogliere altri eventi e diventare hub per la produzione»

L’INTERVISTA

Stefano Ansideri, è da fine maggio presidente del centro fieristico regionale.

Presidente Ansideri, ad Umbriafiere si organizza Agriumbria una tra le più grandi manifestazioni del settore agrario in Italia, che progetti ha?

«Da quando sono arrivati ​​ho immediatamente pensato che non fosse giusto relegare Agriumbria a sole tre giornate, quindi è mio intendimento trovare condizioni per completare l’offerta ai visitatori e per aiutare al meglio i diversi attori che appartengono nel settore».

La manifestazione è conosciuta e apprezzata?

«È nota e considerata, tutto riscontrato durante i miei viaggi organizzativi, tutti riconoscono che è molto vicina alla Fiera di Verona, con il vantaggio che la nostra è annuale, quella biennale».

Per quanto riguarda la struttura ha in mente miglioramenti? «Abbiamo difficoltà con gli spazi che, per le richieste di partecipazione che ogni anno avanza, sono sempre insufficienti, inoltre ora ci è stato tolto un pezzo di terreno molto importante dai proprietari che intendono procedere ad investimento significativo. Cercheremo di riservare la stessa superficie, limitrofa a quella perduta, e stiamo facendo degli studi perché anche il metraggio sia consono alle richieste che riceviamo».

Ma a Umbriafiere guardate anche oltre?

«Ci ​​stiamo attivando per ospitare molti eventi, e guardiamo con molta attenzione ed interesse a implementare l’attività convegnistica».

Quindi una attività a tutto tondo?

«Vorremmo essere un centro fieristico dal taglio contemporaneo, con nuovi servizi e funzioni come show room temporanei, formazione, sviluppo di servizi, hub per il sistema produttivo del centro Italia».

Una nuova era?

«Abbiamo ereditato un centro fiere in salute da un punto di vista gestionale e finanziario ora siamo al lavoro per disegnare la riprogettazione dell’area fieristica, la sua riqualificazione e rinnovata funzionalità e guardando a quello che succede in Italia e in Europa dobbiamo immaginare un nuovo modello che metta al centro l’esperienza e sviluppi i servizi informativi e formativi che, ovviamente coinvolgeranno tutti in un’ottica di sviluppo e cooperazione tra organizzatori, allestitori e imprese di servizi».

Come vede il futuro prossimo?

«Lo vedo fatto di fiere più intense e ricche di servizi e in cui le nuove forme di comunicazione e l’utilizzo del web siano elementi che si integrino tra loro a fronte di una maggiore frequenza e vicinanza dei mercati che attireranno nuove fiere e nuovi protagonisti».

Presidente, per l’immediato?

«Oggi siamo già in pieno lavoro per l’edizione numero 54 di Agriumbria, che si svolgerà dal 31 marzo al 2 aprile 2023, ed intanto abbiamo avviato un percorso di confronto operativo con istituzioni e operatori per presentare un programma di interventi e iniziative che vadano nell’ottica dell’aggiornamento funzionale di Umbriafiere.Presentazione ufficiale di Agriumbria il 10 novembre, ed abbiamo scelto quale occasione l’Eima, l’esposizione internazionale di macchine agricole di Bologna».

Luigi Foglietti

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