In merito al comunicato del PD cittadino mandato alla stampa nella giornata di ieri, respingiamo con fermezza, e con una punta di divertito stupore, l’accusa di antidemocraticità rivolta a questa Amministrazione, dovuta ad una presunta discrezionalità nell’inserire o meno, negli ordini del giorno dei consigli comunali, gli atti presentati dalle minoranze.

Si parla di atti che secondo gli estensori del comunicato, sarebbero stati presentati e giacenti da mesi presso gli uffici comunali, “sapientemente” procrastinati per svilire la portata dei medesimi, a tutto vantaggio dell’Amministrazione comunale. Ma riportando i fatti nella loro oggettività, gli atti citati risultano essere stati presentati pochi giorni lavorativi prima o addirittura a ridosso delle convocazioni dei consigli comunali – il 12 e 15 dicembre per il 22 dicembre, con frapposto fine settimana, e l’11 gennaio per il giorno successivo, 12 gennaio. Si è preteso quindi il tempestivo se non immediato inserimento all’ordine del giorno, in barba agli iter burocratici  e noncuranti del resto del lavoro a cui sono sottoposti gli uffici comunali. Quando la procedura e la tempistica lo hanno permesso, gli atti sono stati prontamente inseriti, vedasi le due interrogazioni, anch’esse depositate il 12 Dicembre, che sono state portate al primo Consiglio utile, il 28 Dicembre. L ‘Amministrazione ci mette  la faccia, come sempre, non tirandosi indietro nelle dovute risposte. 

Quindi l’accorato appello de “al lupo! al lupo!” nei confronti del dispotismo si dimostra, fatti alla mano, come l’ennesimo monito senza riscontro, gratuito e a contaminazione di un ambiente che avrebbe bisogno di ben altri stimoli e contributi. 

La cosa che sorprende, leggendo il comunicato, è che a supporto dell’accusa mossa venga citato un episodio in cui la maggioranza propone una modifica agli atti presentati, per riportare la situazione in un’ottica più aggiornata, finalizzata all’approvazione unanime di temi e iniziative condivise: atteggiamento agli antipodi rispetto al concetto di antidemocrazia. Si può discutere su tempi e modi, ma gli stessi non dovrebbero essere di ostacolo alla sostanza di un atto con buone intenzioni, condivisibile, se non provengono da scopi meramente propagandistici. 

Altra questione è dettare l’operato dell’Amministrazione. Ma quale operato?  Portare in Consiglio comunale ordini del giorno su azioni del tutto scontate perché presenti nelle linee di mandato di questa Amministrazione,  non possono che essere bocciati, per la semplice ragione che non aggiungono niente di nuovo e migliorativo.

Se questo per il PD locale significa dettare ed indirizzare le scelte dell’Amministrazione, forse è il caso che prima costruiscano i suoi referenti una propria visione della città. 

Quando invece  i contributi ricevuti sono meritevoli, allora sì che sono degni di nota e valutazione positiva.  In una democrazia che si ritiene tale ciascun membro che è stato eletto dai cittadini, che sia di maggioranza o di minoranza, ha la possibilità/dovere di apportare il proprio contributo a migliorare la propria città. Di questo ne siamo certi e su questo edifichiamo la nostra azione amministrativa. Non ci sentiamo né eccezionali né unici, pronti sempre ad accogliere quanto di migliorativo riceviamo dalla nostra comunità.

Il Sindaco Paola Lungarotti  e il Presidente del Consiglio Comunale Giulio Provvidenza

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