Associazioni di categoria in prima linea per aiutare l’economia
Confcommercio chiede di valorizzare il centro storico, potenziare le attività esistenti, incentivare l’apertura di negozi con sgravi e rafforzare sia i servizi che l’artigianato
ASSISI – Dopo l’allarme lanciato dal vescovo Domenico Sorrentino sul centro storico, anche Confcommercio chiede ai candidati alle prossime amministrative “una politica attiva per il centro storico, attraverso la rivalutazione dell’area come centro commerciale naturale, incentivi all’apertura di nuove attività del commercio (mediante sgravi nelle tassazioni locali, forme di finanziamento agevolato, contributo ai consorzi) e al potenziamento delle attività esistenti, al rafforzamento dei servizi e dell’artigianato”. Due le zone artigianali proposte da Confcommercio, una con botteghe tipiche nella parte alta della città, l’altra a Santa Maria degli Angeli, per creare un artigianato made in Assisi e nuovi posti di lavoro. L’associazione di categoria chiede anche “interventi pubblici di recupero dell’edilizia abitativa, mutui agevolati per il restauro di edifici per uso abitativo, recupero di immobili da destinare ad abitazione per giovani coppie e ad attività al servizio dei residenti”, ma anche la “creazione di vantaggi reali per coloro che già vivono e che intendono stabilirsi nel centro storico con un potenziamento dell’offerta di prodotti e servizi rivolti ai residenti”. “Attraverso adeguate strategie di reinsediamento della popolazione residente – spiega il presidente Vincenzo Di Santi – il centro storico potrebbe tornare a vivere anche dal punto di vista commerciale”. Confcommercio chiede anche maggiore attenzione per la segnaletica che “deve essere adeguata, precisa, elegante e almeno bilingue”. Per quanto riguarda le zone verdi della città, va completato il restauro del Parco Regina Margherita, realizzati percorsi verdi a ridosso delle mura, reso attraente l’aspetto e consentire l’agibilità di tutti i vicoli, ma anche allestititi spazi idonei ad attività sportive e ricreative. Sul fronte sicurezza, infine, chiede “un’attenzione forte sul fenomeno della micro-criminalità”.

Corriere-2011-04-29-pag20

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