Approvato il bilancio 2018 con sei milioni di investimenti nel settore edile. Previste le opere idrauliche sul Tescio

lmposte Tari ancora da stabilire Niente aumenti per le altre tariffe

lmmobili ai parenti Confermate le riduzioni Imu e Tasi per chi ha il contratto di comodato

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Sarà l’edilizia a movimentare il 2019 bastiolo: sono infatti previsti investimenti per 6 milioni di euro; i principali sono costituiti dal completamento della  costruzione della scuola di XXV Aprile e dei lavori di ristrutturazione del palazzo comunale, dalla realizzazione delle opere di difesa idraulica del torrente Tescio, dalla costruzione della palestra della scuola del villaggio XXV Aprile e dalla manutenzione del patrimonio comunale, in particolare dalla manutenzione delle strade. Lo si apprende dal bilancio 2018, approvato dal consiglio comunale bastiolo negli ultimi giorni dell’anno: la consistente attività di investimento non avrà effetti di rilievo sulla posizione finanziaria del Comune, l’indebitamento aumenterà solo di 600 mila euro nel 2019. A presentare il bilancio, l’assessore Roberto Roscini. Tra i punti salienti da sottolineare, il mancato aumento di imposte e tariffe, mentre non è stato possibile deliberare in ordine alle tariffe Tari considerato che il gestore non ha ancora redatto il piano finanziario per l’anno 2019 del servizio di gestione integrata dei rifiuti, Gesenu; è confermata la riduzione delle imposte per gli immobili concessi in comodato gratuito ai parenti di primo grado. A Bastia, quindi, in caso di registrazione di contratto di comodato i contribuenti, oltre che vedersi riconosciuta la riduzione del 50% dell’imponibile prevista dalla legge nazionale, continueranno a beneficiare della riduzione delle aliquote Imu e Tasi. Il bilancio – è stato spiegato ancora – risente della contingente situazione economica, le entrate correnti sono previste in leggero calo, circa lo 0,2%; nonostante ciò le entrate correnti superano le uscite correnti e si registra un avanzo di parte corrente di 63 mila euro destinato a
finanziare gli investimenti. Va sottolineata la modesta spesa per interessi passivi prevista per il 2019 pari a 159 mila euro su oltre 17 milioni di mutui  con un tasso d’interesse medio inferiore all’ 1%; se si considera il contributo statale a fronte dei mutui acquisiti nel 2015, pari a 98 mila euro, la spesa netta per gli interessi si riduce a soli 61 mila euro.

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