ULTIMI preparativi per la 42esima rassegna di Agriumbria, la fiera agrozootecnica in programma da domani a domenica a Umbriafiere di Bastia. Si tratta della manifestazione tradizionale per il centro fieristico di Bastia che in oltre otto lustri è cresciuta, non solo di dimensioni, diventando punto di riferimento nazionale per gli operatori di settore. Attrezzature, macchinari, tecnologie ne fanno una fiera d’eccellenza e anche un forte richiamo per il mondo rurale umbro.
«Gli espositori che hanno annunciato la loro presenza sono quasi 400 e provengono per i 2/3 da fuori regione — ha rilevato il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari — e i marchi rappresentati 700. L’edizione 2010 di Agriumbria si caratterizza per la 25/a mostra nazionale della razza chianina». Nel quadro della rassegna, in collaborazione con il consorzio di tutela dell’Igp vitellone bianco dell’Appennino centrale, sarà dato spazio alla degustazione di carne chianina con la presenza di un ristorante con chef che proporrà piatti per valorizzare i vari tagli di carne. Un elemento in più per questa manifestazione, diventata ormai la rassegna della filiera agroalimentare, idonea a presentare gli aspetti più noti della cucina tipica umbra, ma anche quelli inediti per il grande pubblico. Da segnalare tra le mostre zootecniche la sesta mostra nazionale di razza ovina appenninica e il terzo mercato riproduttori di razze ovine e caprine, iniziativa promossa dall’Assonapa (Associazione nazionale della pastorizia) per fare fronte alla richiesta di arieti e becchi da parte degli allevatori che spesso devono affrontare disagi per rifornirsi di esemplari iscritti al libro genealogico per i loro allevamenti. A completare il panorama la mostra interregionale della razza frisona e la presenza di capi selezionati delle razze bovine (charolaise, pezzata rossa italiana, limousine, romagnola, marchigiana, podolica). La meccanizzazione agricola e l’impiantistica industriale specializzata per la trasformazione, la conservazione e la confezione dei prodotti agricoli rappresentano l’altro settore, che occupa gli ampi spazi espositivi (15mila metri quadrati all’aperto e 8mila coperti), con la presenza delle maggiori industrie italiane ed estere costruttrici di macchine e attrezzature agricole. I saloni specializzati Oleatec (olivicoltura), Enotec (enologia), e Bancotec (industria alimentare), sono le punte avanzate dell’evoluzione tecnologica.
Massimo Stangoni

 

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