A Viterbo coni Mad Boys, ora tra i pali del Bastia Proprio come il portiere viola
BASTIA UMBRA – Metti una trasferta con gli amici di sempre, quelli con cui sei cresciuto a pane e pallone. Aggiungi anche altre due gare sugli spalti del Comunale a due passi da casa tua, come se, tutto ad un tratto, da uno dei migliori portieri del panorama regionale, ti fossi trasformato in un perfetto ultrà. Poi ecco che il portiere Caneschi lascia il club e il presidente Bartolucci, quello con cui ti trovi ogni giorno a stretto contatto per il tuo lavoro da fisioterapista, ti chiede di dare una mano al Bastia. E da buon Mad Boys come puoi dire di no? «In poche parole è andata così». Luca Tomassini come Emiliano Viviano insomma con il portierone della Fiorentina, tifoso della Fiesole, che in estate ha fatto di tutto pur di vestire la maglia viola.
«Sì, più o meno siamo forti alla stessa maniera – sorride Tomassini». I panni del tifoso vero e proprio però il buon Luca l’ha indossati al seguito del Bastia, con una memorabile trasferta a Viterbo. «C’era una nebbia dentro quel pullman… Una domenica fantastica. Credo che in Umbria ce ne siano poche di tifoserie come quella del Bastia». Il tutto dopo la parentesi a Pierantonio conclusa con il divorzio, non senza polemiche, con il club biancazzurro.«Cosa devo dire del Pierantonio se non che in pratica, in due anni, mi hanno fatto smettere di giocare ingaggiandomi in estate e poi mandandomi via subito dopo la preparazione per due volte di fila? Adesso però voglio solo pensare al Bastia».
E alla ripresa, il 6 gennaio, contro lo Scandicci, sugli spalti del Comunale potrebbe comparire lo striscione «Gioca bene, gioca male, Tomassini titolare»… «Non scherziamo – avverte subito col sorriso l’ex numero uno del Foligno -. Io sono qui per dare una mano al Bastia e mi metto a completa disposizione di Scarfone consapevole di giocarmi il posto con Biscarini che è il miglior portiere fuoriquota di questo girone di serie D. E’ destinato ad una carriera da professionista». Già, quel mondo dei pro che Tomassini ha conosciuto nel 2009-2010 con 12 presenze e tanti consensi fra i pali del Foligno. «Poi ho attraversato i due anni più balordi della mia carriera ma, a 24 anni, ho ancora tanta voglia di giocare». Due stagioni difficili ma, nel 2010-2011, la soddisfazione di essere votato come miglior portiere dell’Eccellenza al Pallone d’oro del calcio umbro dopo un finale di stagione super in Eccellenza al Collepepe. «La miglior cosa degli ultimi due anni. Cosa mi aspetto dal 2013? Nulla. Dico solo che il Bastia è una squadra da medio alta classifica con un preparatore dei portieri (Alfredo Vescovi ndr) fra i primi tre in Umbria insieme a Christian Tosti e Stefano Raponi. Qui c’è tutto per far bene e io voglio dare il mio contributo». Parola di Mad Boy.
di NICOLA AGOSTINI

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