Botta e risposta
BASTIA UMBRA Una cittadina segnala tempi di attesa più lunghi che in passato per ricevere ausili per persone con disabilità. “Scrivo questa lettera mossa da una profonda e insopportabile frustrazione, frutto di anni di disagi e umiliazioni che io, come moltissime altre persone con disabilità, siamo costretti a subire a causa di un sistema di erogazione degli ausili diventato non solo inefficiente, ma apertamente ostile. È con estrema indignazione che denuncio il peggioramento delle tempistiche di fornitura degli ausili: siamo passati da un’attesa già estenuante di 12 mesi a un’assurda dilazione di 18 mesi. Come se non bastasse, l’ottenimento di tali presidi è diventato un’impresa ardua, quasi una concessione, anziché un diritto inalienabile. Da vent’anni convivo con una disabilità che mi rende indispensabile l’uso di scarpe e plantari specifici, ausili che per legge mi spettano di diritto. Eppure, ogni singolo anno, mi trovo intrappolata in una burocrazia kafkiana che mi sottrae tempo prezioso e, quel che è peggio, mi nega dignità. Ogni richiesta si trasforma in un’odissea di mesi tra la presentazione e la consegna effettiva: errori banali nei codici identificativi, tempistiche semplicemente folli e una totale mancanza di trasparenza nell’iter procedurale rendono il percorso un vero e proprio calvario, incomprensibile e inaccessibile ai più. A ciò si aggiunge una gravissima carenza informativa. Non tutti i cittadini sono a conoscenza di un diritto fondamentale: la possibilità di richiedere la sostituzione degli ausili anche in caso di usura, rottura o altre problematiche sopraggiunte e non soltanto allo scadere dei tempi previsti, ma comunque documentate dell’ennesimo specialista. Questa mancanza di chiarezza contribuisce a creare ulteriori ostacoli e a negare un accesso tempestivo a presidi essenziali per la nostra autonomia e qualità di vita, nonché per il nostro benessere. È inaccettabile che informazioni così cruciali siano celate o difficilmente reperibili, lasciando le persone con disabilità nell’incertezza e nella difficoltà. È ora di agire e di pretendere rispetto per i nostri diritti. Chiedo un intervento immediato e risolutivo per snellire le procedure, garantire tempi certi e dignitosi per l’erogazione degli ausili, e rendere l’intero processo chiaro e accessibile a tutti. È altresì indispensabile avviare campagne informative capillari per garantire che ogni cittadino con disabilità sia pienamente consapevole dei propri diritti, inclusa la sostituzione per usura o altre necessità. È tempo che le istituzioni rispondano con fatti concreti e non con ulteriori promesse vuote”.
A.M.M.
“Rispettiamo quanto previsto dalla legge e dalle nuove direttive”
BASTIA UMBRA La replica da parte della Usl Umbria 1 che risponde alla lettrice che si è rivolta alla Voce dei lettori segnalando tempi sempre più lunghi per ricevere ausili per disabili, Non solo una necessità ha spiegato la lettrice, ma anche una richiesta di rispetto dei propri diritti. Questo quanto spiega la Usl Umbria 1 in risposta alla cittadina: “La direzione del Distretto dell’Assisano dell’Usl Umbria 1 ritiene opportuno precisare che le tempistiche di fornitura degli ausili sono definite per legge e devono tener conto del nuovo nomenclatore tariffario nazionale (dpcm numero 15 del 12 gennaio 2017, entrato in vigore al 31 dicembre 2024). Secondo il decreto per i plantari (ortesi per arto inferiore) il tempo minimo di rinnovo (articolo 18, comma 10) ‘è fissato in 24 mesi ad eccezione delle ortesi per piede (cod. 06.12.03) per le quali è fissato in 18 mesi’ mentre per le calzature (articolo 18, comma 10) ‘il tempo minimo di rinnovo è fissato in 18 mesi per gli assistiti deambulanti con difficoltà della marcia che comportano l’usura della calzatura ed in 24 mesi per assistiti scarsamente deambulanti con gravi deformità ai piedi’. L’usura
degli ausili e dei presidi, inoltre, può essere documentabile o comunque riportata nella richiesta per poter procedere alla opportuna valutazione altrimenti i tempi di rinnovo sono quelli indicati dalla legge. Per quanto concerne l’aspetto riguardante i codici identificativi e quindi la modalità di prescrizione, la nuova normativa specifica che ‘le prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi contenuti nel nomenclatore, allegato 5 del decreto, sono erogate su prescrizione del medico specialista di cui al comma 2, effettuata sul ricettario standardizzato del Servizio sanitario nazionale’. Infine, la direzione dell’Usl Umbria 1 ricorda che:tutti i medici di medicina generale sono formati e a conoscenza dei percorsi necessari per l’erogazione degli ausili; che ogni Distretto dell’Azienda sanitaria ha il servizio di Protesica aperto al pubblico presso il quale ogni utente può rivolgersi per ottenere le informazioni necessarie; all’interno delle Case di Comunità e dei Centri di Salute è presente personale medico che può dare/rilasciare le informazioni complete”.
A.M.M.
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